Maltratta e picchia ex moglie davanti ai figli

In più occasioni l’uomo ha ingiuriato e denigrato la moglie, minacciando e usandole violenza anche in presenza dei figli minori.

Personale del Commissariato di P.S. di Vittoria, nei giorni scorsi, ha dato esecuzione alla cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie e dai familiari, con applicazione di dispositivo elettronico di controllo, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa nei confronti di un uomo violento di 29 anni.

A seguito della denuncia presentata dalla vittima presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Vittoria, i Poliziotti, al fine di evitare ulteriori eventi di maltrattamenti e violenza, hanno svolto serrate indagini nell’ambito delle recenti normative in materia del cosiddetto “codice rosso rafforzato”, il quale impone di svolgere ogni utile indagine al fine di accertare la condotta violenta posta in essere nei confronti delle vittime di violenza e maltrattamenti in famiglia.

All’esito delle indagini esperite dagli Agenti del Commissariato di Vittoria, il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa ha emesso la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento a carico dell’uomo.

Non rassegnato alla fine della relazione, in più occasioni ingiuriava e denigrava la donna, minacciando e usando violenza a danno di quest’ultima alla presenza dei figli minori, manifestando con i suoi comportamenti una personalità incurante della libertà personale e della tranquillità della vittima, pregiudicata proprio dalle sue condotte inquietanti ed immotivatamente vessatorie.

Abusò della figlia, condannato a 12 anni

E’ stato condannato a 12 anni di reclusione un 47enne arrestato nel maggio dello scorso anno dai carabinieri, in un’inchiesta del pma, perché, per quasi 9 anni, secondo l’accusa, ossia tra il 2015 e l’aprile del 2023, avrebbe abusato di una delle sue figlie, da quando la bambina aveva 3 anni, e in un’occasione avrebbe proposto ad un altro uomo, con cui lui aveva una relazione, di partecipare alle violenze.

Lo ha deciso oggi il gup di Milano nel processo con rito abbreviato.

Davanti al gip , che aveva firmato l’ordinanza di arresto, il 46enne aveva cercato di difendersi spiegando che questi suoi “deliri sessuali” si erano manifestati, però, “solo negli ultimi due o tre anni”, dopo che si era separato dalla moglie e viveva in un camper e quando aveva cominciato a “fumare crack”.

E’ stato proprio l’uomo con cui aveva una relazione, con la sua denuncia dopo quella proposta, a far scattare l’inchiesta.

Il 46enne era anche accusato di produzione di materiale pedopornografico, perché avrebbe ripreso col telefono le violenze. Il gip nell’ordinanza aveva messo in evidenza anche “la gravità della proposta” rivolta all’altro uomo “rafforzata dalla condivisione di files multimediali”.

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Redazione

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