Picchia compagna incinta, lei perde il bimbo

Picchia con calci e pugni la convivente, lei perde il bimbo che portava in grembo e lui viene arrestato.

È’ accaduto a Torre Suda, nella marina di Racale, in provincia di Lecce.

In manette è finito un 32enne accusato di maltrattamenti in famiglia.

I carabinieri sono intervenuti in seguito ad una telefonata giunta al NUE112 che segnalava una lite in corso tra uomo e donna, in un appartamento di Torre Suda.

Giunti sul posto, i militari hanno appurato che l’uomo, per futili motivi, al culmine della discussione ha colpito la compagna con calci e pugni, provocandole vari ematomi.

Alla donna, accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli, è stata poi accertata l’interruzione della gravidanza in atto al terzo mese.

Il 32enne è stato arrestato e condotto al carcere di Lecce.

Picchia la compagna incinta procurandole un aborto

Avrebbe picchiato la compagna incinta, colpendola con dei calci alla pancia e procurandole un aborto.

Nei giorni scorsi i poliziotti hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere nei confronti di un 29enne, di origini sudamericane, per maltrattamenti aggravati e interruzione di gravidanza non consensuale.

Gli operatori, giunti sul luogo della segnalazione, hanno identificato la vittima ancora nelle vicinanze che ha raccontato di essere fuggita dalle violenze del suo fidanzato.

La donna è stata trasportata dal 118 in ospedale e hanno accertato che il fidanzato l’aveva colpita ripetutamente.

Anche con un calcio all’addome, nonostante sapesse che fosse incinta da circa tre mesi e che le ha procurato un aborto.

La donna, una italiana di 23 anni, ha dichiarato ai poliziotti che l’uomo aveva già avuto in altre occasioni questo tipo di atteggiamento, maltrattandola sia verbalmente che fisicamente.

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Redazione

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