Spari contro abitazione dopo il litigio in piazza per un petardo

Rimproverato da un genitore per avere fatto esplodere un petardo tra i minori nella piazza di Alliste la scorsa Epifania, estrasse un coltello e “promise” pallottole ai presenti.

Apunto che poche ore dopo – assieme ad un complice – esplose sei colpi di pistola contro l’abitazione di chi aveva osato redarguirlo.

Per entrambi, però, nelle scorse ore sono scattate le manette con le accuse di detenzione e porto illegale di pistola, accensioni ed esplosioni pericolose, danneggiamento aggravato e minacce.

Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Casarano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti.

Il provvedimento in esecuzione è frutto dell’attività info-investigativa che i militari della Compagnia di Casarano, hanno condotto celermente sin dal giorno dell’evento.

Tale attività, oltre a consentire una dettagliata ricostruzione della vicenda, ha permesso di capire i motivi che avrebbero spinto i presunti autori a compiere l’azione intimidatoria.

Nello specifico, la sera prima dell’evento delittuoso, uno dei due presunti autori, avrebbe lanciato e fatto esplodere un grosso petardo nella centrale piazza di Alliste dove erano presenti anche alcuni minori.

A seguito delle rimostranze e lamentele avanzate dai genitori nei confronti dell’uomo riconosciuto quale presunto autore del gesto, nacque una lite al culmine della quale quest’ultimo, brandendo un coltello, avrebbe minacciato di morte tutti i presenti aggiungendo che li avrebbe colpiti con armi da fuoco.

La notte seguente quindi, il presunto autore, con l’ausilio di un complice, avrebbe esploso sei colpi di pistola a scopo intimidatorio, proprio contro il portone dell’abitazione di uno dei genitori che lo aveva redarguito per la storia del petardo.

L’attività condotta dai militari ha permesso quindi di individuare i due presunti colpevoli e dare esecuzione ad una prima misura cautelare personale già qualche giorno fa, arrestando il primo dei due prevenuti, un 42enne salentino.

Nell’occasione, i militari dell’Arma con l’ausilio delle unità cinofile, hanno eseguito una perquisizione domiciliare nel corso della quale è stata rinvenuta una pistola cal.7,65, illegalmente detenuta dall’uomo, nonché varie cartucce.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro.

Il secondo presunto autore invece, un 34enne anch’esso salentino, che si era reso irreperibile, è stato oggetto di serrate ricerche fino alla serata di ieri 15 maggio, quando i militari dell’Arma, con l’ausilio di personale della Tenenza della Guardia di Finanza di Casarano, lo hanno rintracciato nella frazione di Torre San Giovanni di Ugento dove è stato arrestato.

Entrambi i prevenuti, ora in carcere a disposizione dell’A.G. presso la Casa Circondariale del capoluogo salentino, dovranno rispondere dei reati di detenzione e porto illegale di pistola, accensioni ed esplosioni pericolose, danneggiamento aggravato e minacce.

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Redazione

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