Tentato furto pc e tablet a scuola, ladri messi in fuga dai Carabinieri

Le sirene spiegate hanno interrotto il furto che alcuni malviventi, la notte scorsa, stavano perpetrando all’interno di una scuola a Pontelatone, nel casertano.

Erano da poco trascorse le 02.00 quando una richiesta di intervento è pervenuta alla Centrale Operativa della Compagnia Capua.

Un cittadino, preoccupato per i forti rumori provenienti dal vicino Istituto Scolastico Statale “Luigi Settembrini”, ha deciso di comporre il “112” per avvertire i Carabinieri.

Sono bastati pochi minuti ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile per raggiungere via Parco Arnosello a Pontelatone, dove hanno intercettato un’autovettura Wolkswagen T– Roc che si stava allontanando a forte velocità facendo perdere le proprie tracce.

All’esterno dell’Istituto, adagiata sul ciglio della strada, i carabinieri hanno rinvenuto l’intera refurtiva che i malviventi, interrotti dal loro arrivo, non sono riusciti a caricare in macchina.

Il bottino, il cui valore è stato quantificato in circa 30.000 euro, era composto da 48 computer portatili, 50 tablet, e 4 quattro armadi rack utilizzati dagli alunni per le connessioni internet.

Tutto il materiale didattico era stato asportato, previa effrazione della porta principale, dalla sala informatica della scuola.

Nella tarda mattinata odierna il materiale informatico recuperato è stato restituito alla dirigente scolastica.

Indagini in corso volte all’identificazione dei fuggitivi.

In una scuola di Casaluce la ‘patente antibullo’ agli studenti

La “patente di investigatore anti-bullo” dell’Unicef è stata consegnata dalla Polizia di Stato agli alunni dell’Istituto scolastico “Beethoven” di Casaluce (Caserta) nell’ambito dell’iniziativa per la prevenzione ed il contrasto al bullismo ed al cyber-bullismo organizzata dalla scuola e promossa dall’organismo dell’Onu che si occupa di infanzia.

Alla Beethoven erano presenti tanti studenti, oltre al dirigente scolastico ed ai docenti, al presidente del comitato Unicef di Caserta e al primo dirigente della Polizia di Stato Antonio Sepe (dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza di Aversa).

Agli alunni delle scuole elementari e medie è stato illustrato il valore del rispetto reciproco, contro ingiustizie e prepotenze.

La “patente di investigatore anti-bullo”, simbolo del contrasto al fenomeno, attraverso cui ogni giovane può segnalare violenze e situazioni meritevoli di tutela, è stata consegnata come atto conclusivo di un percorso formativo che ha visto impegnati gli alunni con i docenti dell’Istituto e l’avvocato Anna di Mauro, presidente dell’Associazione Donne Giuriste in Italia.

Redazione

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