Tre giovani dispersi per la piena del Natisone in Friuli

L’ultimo abbraccio, disperato e commovente, lungo minuti.

Poi la forza della corrente vince i drammatici tentativi di restare uniti e li trascina via.

Sono spariti così, nel nulla, tre giovani, che nel primo pomeriggio avevano imprudentemente deciso di fare una passeggiata nel greto del torrente Natisone, nei pressi del ponte Romano, a Premariacco, in provincia di Udine.

Un momento di relax ma nel posto e nel momento sbagliato, perché c’era un’allerta meteo gialla in corso e il fiume è soggetto a piene improvvise, come ammoniscono i tanti cartelli affissi in zona, che espongono il divieto assoluto di balneazione per il pericolo di annegamento.

La situazione è precipitata nell’arco di pochi minuti. I tre – un ragazzo e due ragazze, di età presunta tra 17 e 25 anni – avevano raggiunto a piedi un isolotto dove hanno trascorso gli ultimi istanti ignari del pericolo imminente.

Quando il livello dell’acqua ha iniziato a innalzarsi, era già impossibile tornare a riva.

La scelta è stata quella di cingersi vicendevolmente con le braccia, in attesa che arrivassero i soccorsi.

L’allarme è stato lanciato dall’autista dello scuolabus che stava facendo servizio in zona.

Assieme a lui altri passanti hanno avvistato il terzetto in crescente difficoltà.

L’arrivo dei vigili del fuoco è stato celere, ma la situazione era già compromessa.

Non avendo il tempo di poter allestire una diversa modalità di salvataggio, i pompieri si sono ancorati sull’autoscala e si sono calati dal ponte per cercare di raggiungere i tre giovani.

Hanno anche lanciato delle funi nella loro direzione.

Quando i ragazzi si sono sciolti dall’abbraccio per cercare la salvezza, un drappello di persone ha assistito, impotente, a una scena che difficilmente scorderà e che è stata immortalata dagli smartphone, estratti dalla tasca nella speranza di inquadrare il lieto fine.

Ad uno ad uno, il ragazzo e le due ragazze sono transitati a pochi centimetri dalle corde: hanno allungato le mani, hanno annaspato cercando di tirare fuori la testa dall’acqua, ma proprio in quel frangente la corrente ha accelerato e sono spariti.

Appena dopo il ponte c’è una forra con numerose rocce sporgenti e almeno uno dei dispersi è stato visto mentre vi finiva contro a velocità elevata.

I vigili del fuoco hanno immediatamente allertato l’elicottero Drago decollato da Venezia, che ha sorvolato per l’intero pomeriggio tutto il torrente assieme al velivolo dell’elisoccorso regionale Fvg.

Le ricerche si sono concentrate nel tratto fino alla confluenza con il fiume Torre, che a propria volta poi si immette nell’Isonzo.

Da terra decine di pompieri dei reparti fluviali specializzati hanno risalito il Natisone, mentre i sommozzatori hanno scandagliato alcuni tratti immediatamente a valle del ponte Romano.

Per tutti un’impresa improba e rischiosa: la piena è divenuta con il passare delle ore sempre più impetuosa.

Le ricerche – hanno assicurato i vigili del fuoco – proseguiranno per tutta la notte e fino a quando sarà necessario, anche se le speranze di ritrovare vivi i tre ragazzi sono praticamente azzerate, considerate le condizioni estreme ed anche la temperatura bassissima del torrente sin da quando li ha travolti.

Redazione

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