Investì e uccise consuocero per bloccare nozze: condannato

La corte d’Assise di Agrigento ha condannato a 14 anni e mezzo di reclusione un tabaccaio 78enne di Canicattì accusato di avere investito e ucciso il futuro consuocero per bloccare le nozze del figlio.

Così come sostenuto dalla difesa dell’imputato la Corte ha escluso che si sia trattato di un omicidio volontario.

La morte del sessantenne consuocero sarebbe una conseguenza non voluta dell’aggressione che, peraltro, non sarebbe stata premeditata.

È caduta anche l’accusa di tentativo di omicidio ai danni della figlia della vittima ovvero fidanzata e promessa sposa del figlio dell’imputato: la ragazza si trovava insieme al padre quando il furgone Doblò dell’imputato si sarebbe schiantato contro di loro.

Anche in questo caso i giudici hanno riqualificato l’accusa in lesioni personali.

La procura di Agrigento, per le accuse originarie di omicidio premeditato e tentato omicidio, aveva chiesto la condanna a 26 anni.

Il consuocero, secondo la ricostruzione iniziale dell’episodio fatta dai poliziotti del commissariato di Canicattì, il 30 maggio 2021, sarebbe stato preso a bastonate e investito con un furgone nell’ambito di un contrasto legato alle future nozze dei loro figli che non sarebbe stato gradito dall’investitore.

La vittima poi è morta il 16 luglio.

Il tabaccaio dovrà pure risarcire i familiari, costituiti parte civile.

La Corte ha stabilito un provvisionale compreso fra i 10 e i 25 mila euro.

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Redazione

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