Lusciano. Crisi maggioranza, IV: “Mariniello faccia il sindaco-uomo”

“In un momento grave dal punto di vista economico e sociale, Lusciano non può permettersi la strada del commissariamento. La politica è una cosa seria”.

Sono le parole di Luciano Dell’Aversano Orabona, coordinatore cittadino di Italia Viva Lusciano commentando la crisi di maggioranza del sindaco Mariniello.

“Noi di Italia Viva chiediamo a tutti i componenti del consiglio comunale di tralasciare le discussioni interne e di provare tutti insieme, ognuno per la propria parte e per il proprio ruolo, a costruire qualcosa di propositivo e costruttivo per la nostra Lusciano”.

“Siamo certi che tutti teniamo alla nostra comunità. Inutile mettere la polvere sotto il tappeto. In questo anno, tutti siamo stati corresponsabili di quanto accaduto, chi più e chi meno, ha contribuito a generare una situazione estremamente tesa nell’attuale maggioranza, capeggiata dal sindaco Giuseppe Mariniello”.

“Questa situazione sta logorando tutti e attendiamo che il primo cittadino prenda una posizione politica in merito. Ormai è noto a tutta la cittadinanza che una parte della maggioranza tiene in ostaggio il nostro sindaco. Toni alti nelle riunioni e continui incontri ‘privati’ per cercare di placare gli animi”.

“Ciò sta allontanano ancora di più la gente dalla politica. Dopo circa cinque mesi dalle dimissioni della dottoressa Rosalia Santoro il sindaco non ha ancora la ‘libertà’ di indicare il quinto assessore in giunta”.

“Caro sindaco, in questi casi, si apre una crisi di maggioranza. Si mette sul tavolo la revisione della composizione della giunta comunale che potrebbe passare per un azzeramento”.

“L’obiettivo sarebbe quello di restituire equilibrio ai numeri in aula soprattutto sotto il profilo dell’effettiva rappresentanza. Oppure, come da regola, si passa, per una verifica in consiglio comunale, invece di ascoltare i tuoi subalterni e creare un caos con delle proposte quasi ‘fasciste’ e contrarie alla nostra amata Costituzione”.

“Non ci teniamo a leggere le solite dimissioni per motivi personali! Siamo seri, anteponiamo le esigenze della città a quelle pseudo personali. Non dimentichiamo gli obiettivi prefissati, ovvero, di cambiare il modo di far politica e di rendere partecipe tutti”.

“Purtroppo, caro sindaco, in questo anno hai prodotto la peggiore politica mai vissuta dalla nostra comunità e non pensare agli ultimatum dei tuoi ‘amici’ perché lì c’è ben poco di politica”.

“Solo il peggior politico poteva proporre l’azzeramento dell’identità ideologica e politica delle liste che ti hanno sostenuto, senza diktat. Invece, i tuoi amici, ti hanno chiuso a riccio e così facendo stai negando alla città il diritto al futuro”.

Redazione

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