Parto lampo a pochi passi dal pronto soccorso

Aveva così fretta di nascere che non ha atteso che la sua mamma arrivasse in ospedale. Un parto lampo quello di Ruggiero Giuseppe, nato a pochi passi dal pronto soccorso di Bisceglie, nel nord Barese.

I medici e gli infermieri che hanno soccorso sua mamma Anna, 30 anni residente a Molfetta (Bari), l’hanno aiutata a raggiungere una barella del reparto di Emergenza.

Lì, il personale sanitario ha accolto il piccolo e tagliato il cordone ombelicale. Un parto lampo per la 30enne che è già madre di quattro figli.

Gli operatori dell’emergenza, della rianimazione e della ginecologia si sono dati subito da fare per assistere la partoriente e consentire che il bimbo nascesse senza problemi.

“Mamma e figlio stanno bene, a loro e a tutta la loro famiglia vanno tanti auguri di buona vita”, fa sapere la Asl Bat in una nota.

Madre in travaglio sul bus, un bimbo nasce in ambulanza

Si chiama Ibrahim, pesa tre chili e mezzo ed è nato su un’ambulanza: la storia è accaduta qualche notte fa, nei pressi di Lagonegro (Potenza).

La madre, 29enne, afghana, era in viaggio su un autobus partito dalla Lombardia e diretto in Sicilia, insieme al marito e ad altri due figli, di sette e quattro anni.

I soccorsi, chiamati – secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa dell’Azienda sanitaria di Potenza, responsabile anche del servizio 118 “Basilicata soccorso” – dall’autista del bus sono giunti nei pressi di una piazzola sul raccordo autostradale della A2 del Mediterraneo, in direzione sud, tra Nemoli e Lagonegro.

A bordo dell’ambulanza ‘India 4’, l’autista soccorritore Pietro Falabella e l’infermiera Pamela Gaeta.

Immediata la partenza per il vicino ospedale di Lagonegro, ma “il piccolo aveva così tanta fretta di nascere che con un parto molto precipitoso è venuto alla luce nel cuore della notte tra le mani dell’infermiera. Appena posizionata sulla barella – hanno raccontato con emozione Gaeta e Falabella – abbiamo visto spuntare la testolina. A quel punto, il parto è stato un attimo: la corsa verso l’ospedale in appena sette minuti e il pullman con la famiglia a seguito”.

Nonostante le difficoltà linguistiche, l’infermiera è riuscita a far partorire la donna e ha tagliato perfettamente il cordone ombelicale, “ricevendo i complimenti anche una volta giunta presso la struttura sanitaria di Lagonegro”.

Madre e bimbo stanno bene. Per l’infermiera è stata “un’emozione unica per aver aiutato una vita a nascere seppur in circostanze precarie. E’ stato come rivivere il momento della nascita dei miei due figli che oggi hanno 19 e 14 anni. Tanta paura ma il sangue freddo ha prevalso”.

Come successe anche dieci anni fa, quando aveva salvato un bimbo abbandonato nel bagno di un centro commerciale della zona.

Redazione

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