Sgominata banda della tuta: cani per intimorire le vittime
Li hanno chiamati la ‘banda della tuta’: si tratta di cinque giovani che hanno rapinato, picchiato e minacciato alcuni coetanei fuori da una discoteca di San Pietro in Casale.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO) hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare, nei confronti di un 20enne e un 23enne bolognesi e un 22enne modenese, indagati per rapina, estorsione, lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere in concorso tra loro e con altri due minorenni per i quali è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.
Le indagini che hanno portato all’emissione della misura cautelare, sono state svolte dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, per i fatti accaduti la sera del 1° ottobre 2023, quando dei ragazzi furono rapinati davanti a una discoteca di San Pietro in Casale, da una banda composta da altri giovani che indossavano una tuta scura ed avevano al seguito due cani di taglia grande, utilizzati per spaventare le vittime.
Nella circostanza, i malcapitati, avvicinati dal gruppo con la scusa di avere una sigaretta, erano stati intimiditi, perquisiti e anche picchiati, nonché rapinati dei propri effetti personali, tra cui una bici, una cintura griffata, uno smartphone, una carta di identità e delle banconote.
Due giovani rapinati furono costretti a farsi medicare dai sanitari del 118 le ferite al torace e alla testa, giudicate guaribili in sette giorni.
Rintracciati dai Carabinieri, la ‘banda della tuta’ composta da tre maggiorenni (20enne e 23enne bolognesi e il 22enne modenese) sono stati sottoposti alla misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna: obbligo di dimora nei comuni di residenza, col divieto di allontanarsi dalle rispettive abitazioni tra le ore 20 e le ore 07.
Le eventuali responsabilità penali dei due minorenni, invece, saranno valutate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, che avanzerà le conseguenti richieste al Tribunale per i Minorenni di Bologna.