Vigili Urbani sospesi: ‘inseguimento oltre confini comunali’

Sono stati sospesi e sanzionati. E’ quanto accaduto a due vigili urbani della Polizia Locale di Vicenza.

Perché? I due agenti della polizia locale hanno inseguito un automobilista da Campo Marzo (quartiere di Vicenza) fino ad un comune confinante, quello di Montecchio Maggiore.

Per il comando: “Violazione 11 articoli del regolamento. Non hanno rispettato gli ordini impartiti”.

L’inseguimento dei vigili sconfina

L’episodio risale al 13 gennaio. Quel giorno i due agenti intimano l’alt a una Renault Twingo che stava percorrendo viale Roma, a Campo Marzo.

L’automobilista però accelera e la pattuglia si lancia all’inseguimento. Il conducente ha proseguito a folle velocità fino ad Alte di Montecchio (comune confinante di Vicenza), dove era andato a sbattere contro altre vetture.

La pattuglia non evita l’impatto e tampona la Twingo. Gli agenti, rimasti feriti, riescono comunque riusciti ad immobilizzare l’autista.

Quest’ultimo risulta positivo all’alcoltest con un valore tre volte superiore al limite consentito.

In un primo momento, la polizia locale aveva optato per l’arresto ma poi derubrica a denuncia (con multa salata) anche per velocizzare le pratiche per questioni legate alle competenze territoriali.

Nelle settimane successiva, l’Ufficio di Disciplina, avvia un procedimento disciplinare: “i due agenti non hanno rispettato gli ordini impartiti via radio in merito al fatto che non fosse il caso di proseguire con l’intrapreso inseguimento del veicolo… trattandosi di fattispecie qualificata in termini di semplice “violazione amministrativa”.

In poche parole, gli agenti avevano violato 11 articoli del Regolamento del Corpo e del codice di comportamento dei dipendenti comunali.

In questo modo, i due  agenti avrebbero oltrepassato “immotivatamente il confine del territorio comunale di competenza” che ha comportato anche il danneggiamento dell’auto di servizio.

L’Ugl Utl contesta la decisione

Anche l’Ugl Utl di Vicenza, che ha assistito uno dei due agenti durante il procedimento, contesta la decisione.

“È una storia che fa piangere – afferma il segretario provinciale Fabio Martini -. L’agente in questione è pluridecorato, non uno sprovveduto. Lui e il collega erano su un’auto di pattuglia senza airbag e senza la radio di bordo e l’ordine di fermarsi non lo hanno ricevuto. In più al capo pattuglia hanno pure tolto la timbratura del cartellino, le ore di servizio prestate quel giorno. È gravissimo”.

Il Coordinamento Ugl Polizia Locale è in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori e non tollera azioni ingiuste nei confronti di chi protegge la nostra comunità.

“E’ un fatto increscioso e preoccupante – aggiunge il Segretario Nazionale Ugl Autonomie, Ornella Petillo – c’è una mobilitazione da parte di tutti sulla sicurezza urbana, i nostri agenti di Polizia Locale sono impegnati anche nelle scuole sull’educazione stradale, cruciale non solo per prevenire incidenti e migliorare la sicurezza sulle nostre strade, ma anche per promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità”.

“E, invece, dobbiamo assistere alla ‘punizione’ di chi mette in atto azioni di vigilanza e di rispetto delle regole. La Ugl Autonomie intende approfondire la questione, intanto chiede al Sindaco Possamai, di far chiarezza sulla vicenda, fermo restando che i due agenti coinvolti sono lavoratori specchiati e integerrimi di cui uno di essi è un agente pluridecorato”.

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