Aversa. Caso scuola, D’Angelo: “Matacena cosa farà?”

“Leggiamo dai giornali di una ulteriore, ennesima, inchiesta della Procura di Napoli Nord – Aversa e della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) su presunti reati afferenti ad appalti pubblici perché pare siano stati pagati tre volte lavori, eseguiti (forse) una sola volta, per eliminare le infiltrazioni sul tetto di una scuola. Ancora una volta, a finire nella bufera è l’Area Tecnica competente per Urbanistica e Lavori Pubblici. Sempre dai giornali apprendiamo che sarebbero coinvolti ex Assessori ed ex Consiglieri Comunali, molti pare rieletti in maggioranza con il Sindaco Matacena”.

E’ il commento dell’ex consigliera comunale Eugenia d’Angelo.

“E qui veniamo al punto politico: il Sindaco Matacena che provvedimenti intende adottare nei confronti degli ex assessori ed ex consiglieri dell’Amministrazione Golia, oggi eletti nella sua maggioranza e coinvolti in questa indagine?”.

“Intende affidare loro incarichi apicali nonostante l’inchiesta in corso oppure chiederà loro un passo indietro fino alla conclusione delle indagini e di un eventuale rinvio a giudizio e processo? Dalle scelte che farà, si capirà la sua caratura personale, il peso specifico e l’autonomia della sua sindacatura. Durante la sua campagna elettorale ha detto che non prende ordini da nessuno. Vedremo se è vero”.

“Adesso veniamo al punto amministrativo. A parte ogni considerazione etica circa il cinismo con il quale si è sputato addosso perfino alla necessità di tutelare i bambini, i nostri figli, assicurando loro degli edifici salubri in cui garantire il diritto allo studio, cinismo che, per la gravità, avrebbe dovuto smuovere genitori inferociti rimasti, invece, stranamente silenti, vi sono più stringenti considerazioni da fare circa le responsabilità e le complicità dei dirigenti e dei funzionari preposti al controllo delle opere da eseguirsi: nessun lavoro pubblico può essere pagato senza una Determina di Liquidazione con la quale il RUP (Responsabile Unico del Procedimento), coadiuvato dal Direttore dei Lavori, entrambi nominati per quello specifico appalto, certificano la corretta esecuzione dei lavori”.

“Quindi, il RUP e il Direttore dei Lavori hanno certificato il falso? E se hanno certificato il falso, lo hanno fatto a seguito di pressioni ‘politiche’? E, al di là delle responsabilità penali che saranno accertate dalla Magistratura, il Sindaco Matacena che provvedimenti intende adottare fino alla chiusura delle indagini per chi ha firmato quelle Determine? O farà finta di non vedere e non sentire come il suo predecessore?”.

“Intende rimuovere, in via cautelare fino alla conclusione delle indagini, i firmatari di quelle Determine di Liquidazione dal ruolo che attualmente ricoprono e destinarli ad altre funzioni ‘meno sensibili’? Oppure quei funzionari hanno la copertura ‘politica’ di qualche ex assessore e qualche consigliere comunale di maggioranza dell’Amministrazione Golia, oggi rieletti nella maggioranza dell’Amministrazione Matacena, e perciò sono intoccabili? Vedremo, anche su questo”.

“Inoltre, il Sindaco Matacena vorrà dare finalmente attuazione alla rotazione c.d. “ordinaria” del personale come prevedono la Legge 190/2012, art. 1, comma 5, e le Direttive ANAC (mai attuate ad Aversa) per le aree amministrative a più elevato rischio di corruzione negli Enti Locali, introdotte proprio per limitare dinamiche corruttive nella gestione amministrativa, dovuti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti sempre nello stesso ruolo? Pare che nel suo programma elettorale fosse presente la riorganizzazione degli uffici: come intende realizzarla? Intende adottare le Direttive ANAC in merito? Vedremo pure questo”.

“Abbiamo atteso qualche giorno nella speranza che il primo cittadino di Aversa appena eletto prendesse posizione su questo ulteriore episodio di malamministrazione, sia politica che amministrativa, ma niente, silenzio tombale”.

“Noi auspichiamo, invece, parole ed interventi chiari del Sindaco Matacena: la mancata rimozione di chi ha firmato quelle Determine di Liquidazione sarebbe un segnale gravissimo di acquisita impunità per Dirigenti e Funzionari comunali ‘compiacenti’ e un ulteriore motivo di demoralizzazione per chi invece nella Casa Comunale svolge il proprio ruolo con correttezza e onestà”.

“Infine, consentiteci una riflessione più ampia. Con il reiterarsi di tante, molteplici, indagini, non solo ad Aversa ovviamente, con molta serenità possiamo affermare che il legislatore nazionale dovrebbero prendere atto del fallimento della Legge Bassanini con la quale si intendeva sottrarre la potestà degli atti amministrativi alla ‘politica’”.

“E’ necessaria una valutazione serena sul possibile ritorno allo spoil system, con la quale il Sindaco eletto ha facoltà di nominare Dirigenti vicini alla sua sensibilità politico-amministrativa di cui si assume anche la responsabilità politica, amministrativa e penale per scelte sbagliate o per colpevoli esercizi di peculato, corruzione e truffe ai danni della comunità che si è chiamati a rappresentare e ad amministrare”.

“Attualmente, invece, nonostante l’evidenza della impossibilità logica del loro mancato coinvolgimento in scelte e atti amministrativi di dubbia legalità, grazie alle maglie larghe offerte dalla legge Bassanini, i ‘politici’, sindaci ed assessori, riescono quasi sempre a sfilarsi dalle loro responsabilità penali, a meno che non ci siano prove inoppugnabili, quali intercettazioni ambientali e similari, che ne dimostrino la colpevolezza”.

“E’ ora di cambiare. L’onore di amministrare di un Sindaco, di un Assessore, di un Consigliere deve avere quale contrappeso l’onere di un’esposizione penale diretta e personale”.

Redazione

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