Ad Aversa la Corsa del Ricordo

La Corsa del Ricordo ha fatto tappa stamane ad Aversa.

Un evento nazionale promosso dall’ASI-Associazioni Sportive Sociali Italiane e dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in ricordo degli esuli istriani e giuliani fuggiti dalle persecuzioni slave dopo la seconda guerra mondiale.

L’appuntamento aversano è partito dal Parco Pozzi, che nel dopoguerra era stato sede del Campo profughi baraccato accogliendo migliaia di esuli dalle province orientali, ed i vincitori sono stati premiati dal sindaco Franco Matacena e dal presidente del Panathlon Caserta Santulli.

Alla cerimonia di premiazione è intervenuto anche il Comitato 10 Febbraio di Aversa, con il suo delegato Salvatore de Chiara, che ha testimoniato la sua vicinanza all’ASI ed all’ANVGD sin dalle fasi di organizzazioni della gara podistica nei mesi scorsi, rinnovando il suo impegno nello sforzo comune per la memoria dei martiri delle Foibe e dell’esodo giuliano.

Insieme ai discendenti degli ex ospiti del campo profughi ripercorsa la lunga storia di solidarietà che ha legato la città di Aversa alle vicende degli italiani della Venezia Giulia e le molte iniziative che negli anni il Comitato 10 Febbraio ha realizzato per riscoprire e preservare la memoria di quegli eventi tragici.  

L’EVENTO

Circa 500 iscritti provenienti da tutta la regione Campania che si sono confrontati su un circuito di poco più di 10Km (diviso tra il parco Pozzi ed il centro di Aversa).

La gara, presente nel circuito regionale Fidal, organizzata dal Comitato Regionale Asi della Campania e dall’Asd Asi Polisportiva Bellona con la collaborazione della Federazione Italiana Camminatori Sportivi (Fics) e con il patrocinio della Città di Aversa, della Provincia di Caserta e della Regione Campania.

Vincitore assoluto Ajjaj El Jebli della Asd Atletica Vomano seguito da Luigi Junior Palmieri della Asd Atletca Nolana e da Marco Pascarella della Asd Polisportiva Bellona.

Prima donna all’arrivo è stata Roberta Varricchione della Asd Asi Polisportiva Bellona, seconda Clare Huges e terza Carmela Borzacchiello.

In base al posizionamento di propri atleti, prima società sportiva classificata è stata l’Asd Podistica Normanna. Al secondo posto Asd Polisportiva Bellona. Terza classificata l’Asd Atletica Marcianise.

LA PREMIAZIONE

A premiare gli atleti sono stati il sindaco di Aversa, Francesco Matacena, il presidente regionale Asi della Campania, Nicola Scaringi, il responsabile nazionale Asi di atletica leggera, Sandro Giorgi, il governatore regionale Panathlon, Paolo Santulli, ed il comandante della polizia municipale di Aversa, Stefano Guarino.

L’EDIZIONE DI AVERSA

Con una lunghezza di 10Km, la Corsa del Ricordo ad Aversa si è snodata nel centro cittadino realizzando due giri di un circuito partendo dal parco Pozzi.

Successivamente ha toccato le aree nelle sue immediate vicinanze attraversando parte del rione Costantinopoli dopo il passaggio per porta Napoli e lungo quasi l’intera lunghezza di via Roma.

I COMMENTI

«Così come accolse gli esuli, Aversa accoglie, oggi, questi atleti che vogliono ricordare con lo sport uno delle pagine più complesse della storia italiana», ha dichiarato il sindaco Francesco Matacena.

«Per la nostra città, è una delle pagine più felici sotto il profilo dell’accoglienza. Aversa non dimentica il campo profughi, il cui ricordo è vivo nella mente di ogni cittadino, e continueremo a ricordarlo con manifestazioni come questa».

«Organizzata la prima volta nel quartiere Giuliano-Dalmata di Roma, la Corsa del Ricordo diviene, ogni anno, in circuito sempre più grande – ha spiegato Sandro Giorgi, responsabile nazionale Asi del settore atletica leggera – che punta a toccare tutte le città italiane dove ha avuto sede un campo profughi giuliano. Quest’anno si aggiunge alle tappe nazionali anche la Campania, significativamente con la città di Aversa che ospitò uno dei campi più grandi del Mezzogiorno d’Italia».

«Aversa è solo la prima tappa della Corsa del Ricordo in Campania», sottolinea Nicola Scaringi, presidente regionale Asi Campania.

«E’ per noi significativo ospitarla proprio qui dove gli esuli furono accolti da una popolazione per nulla ostile ed, anzi, attenta ai bisogni di molti. Tantissimi portano ancora Aversa nel cuore, così come gli aversani conservano un amorevole ricordo di quanti sono passati da qui o hanno scelto di mettervi radici».

LA TESTIMONIANZA

All’evento di presentazione, la presenza di un testimone d’eccezione: Arsenio Milotti, esule fiumano che visse nel campo profughi di Aversa dal 1946 al 1958.

«Ho un ricordo straordinario di Aversa e degli aversani così come del campo profughi che, pur nelle grandi difficoltà, era pieno di verde e ci garantiva diversi servizi».

«Dopo la fuga da Fiume, Aversa ha accolto me e la mia famiglia. Mi ha permesso di ricevere un’istruzione, di svagarmi rincorrendo un pallone insieme a tanti giovani appassionati aversani e di coltivare tante amicizie resistite fino ad oggi».

«Sono legato a questo territorio, che ha visto nascere anche una delle prime sezioni italiane dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e lo porto sempre nel cuore», conclude Milotti.

 

Redazione

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