Bambine al mare: il vademecum contro le irritazioni intime

Mare, sabbia e igiene intima delle piccoline e delle adolescenti: sono temi delicati per le mamme soprattutto quando arrivano i primi cicli mestruali.

Ma anche per le infanti: pannolino, primi bagnetti, giochi con la sabbia possono essere rischiosi per infiammazioni e vaginiti.

ECCO IL VADEMECUM DEL MARE

  • Non mantenere a lungo il costumino bagnato;
  • Pannolino…un rischio;
  • Dai 6 mesi via libera ai bagnetti;
  • No al sintetico;
  • Sì ad assorbenti interni anche se non si hanno avuti rapporti.

LA GINECOLOGA: “IN ESTATE AUMENTA IL RISCHIO”

“Non ci sono regole precise per prevenirle- spiega all’agenzia Dire, Maria Chiara Lucchetti, ginecologa pediatrica dell’ospedale Bambino Gesù di Roma– ma in genere raccomando di seguire le comuni ‘indicazioni’ di buon senso. E’ chiaro che un contatto prolungato con agenti patogeni, che in estate si esaltano per effetto dell’umidità e del sudore, incrementa il rischio di irritazioni intime”.

“E’ scontato- prosegue l’esperta- che qualsiasi bambino che entri in contatto con l’acqua della piscina e del mare non puliti, potenzialmente incontra dei germi, ma questi possono essere enfatizzati dall’azione del contatto prolungato con il costumino bagnato e dalla sabbia. Se aggiungiamo condizioni di base preesistenti, quali eczemi, psoriasi e dermatiti atopiche, i germi possono ancora più facilmente trovare modo di persistere nella cute e nelle mucose, provocando vere e proprie infezioni oltre alle comuni irritazioni”.

“Senza arrivare a demonizzare bagni di mare o in piscina e contatti con la sabbia, è sufficiente avere l’accortezza di effettuare dei risciacqui frequenti con acqua semplice e indossare indumenti asciutti. A fine giornata, tornati a casa, fare il bidè con acqua e bicarbonato, evitando miscele di saponi aggressivi, è un altro buon sistema per riportare la normalità a livello dei genitali”.

“SI AL ‘TOTAL NUDE’ IN SPIAGGIA, MEGLIO DEL COSTUMINO BAGNATO”

“Noi ci stupiamo- specifica Lucchetti- perché all’estero, e sempre più spesso anche da noi, i bimbi in spiaggia non portano il costumino: potrebbe rappresentare un’opzione migliore rispetto a mantenere per l’intera giornata il costumino bagnato e pieno di sabbia a contatto con i genitali”.

Continua così la dottoressa: “Tra maschietti e femminucce, queste ultime sono sicuramente più a rischio e ciò è dovuto alla conformazione dei genitali e al fatto che le bimbe, prima dell’adolescenza, non presentano una barriera costituita dalla peluria e dal muco, che svolgono un’azione protettiva isolante. Per creare una difesa artificiale nelle bimbe potrebbe essere applicato un leggero strato di olio di mandorla che può fungere da barriera protettiva ‘al pari o quasi’ del muco naturale”.

“Occorre però evitare di creare eccessivo allarmismo: per tranquillizzare le mamme precisiamo che il 75% circa delle vaginiti nelle bambine sono aspecifiche e più che di infezioni parliamo di infiammazioni, che si curano senza antibiotici e richiedono solo di riportare alla normalità i comuni meccanismi di difesa”.

“Per questo consigliamo di evitare detergenti troppo aggressivi e indumenti di materiali sintetici che impediscono una corretta traspirazione, meglio usare il cotone. Uno stratagemma che mi sento di condividere è quello di far cucire all’interno del costumino un tassellino di cotone. Per lo stesso motivo no a pantaloncini troppo stretti che possono irritare e mantenere umidità”, dichiara la ginecologa pediatrica.

“Noi da ultimo puliamo sempre bene le mani prima di fare pipì. Un buon 30% delle infezioni genitali delle bambine sono dovute a parassiti intestinali, anche conosciuti come ‘vermetti’, che spostandosi dall’intestino trasportano germi verso l’area genitale”, prosegue l’esperta.

LAVARE I BIMBI “FRONT TO BACK” E USARE PRODOTTI DI QUALITÀ

“Il pannolino è un ulteriore elemento di rischio- precisa la ginecologa- perché mantiene l’umidità, predisponendo alle micosi, e può favorire la contaminazione di batteri che provengono dalle feci”.

“Una raccomandazione che noi esperti,- prosegue Lucchetti- ad una prima visita ginecologica pediatrica, dovremmo sempre dare ai genitori, è quella di lavare i bimbi con modalità ‘front to back’ e cioè da davanti a dietro. Sembra una cosa scontata e invece molte mamme non ci pensano”.

“Il consiglio poi deve essere ‘tramandato’ ai bimbi quando avranno l’età per essere in grado autonomamente di provvedere alla propria igiene intima. Attenzione inoltre, quando si fa il bagno o la doccia, a lavare via totalmente bagnoschiuma e shampoo perché pieni di agenti chimici che se non adeguatamente risciacquati irritano le mucose dei genitali rendendoli più vulnerabili ad agenti patogeni esterni. E’ sempre bene usare prodotti di qualità, in quantità adeguata direi anche contenuta e risciacquare abbondantemente con acqua”, aggiunge Lucchetti.

NIENTE PAURA, IL MARE E IL SOLE “FANNO BENE”

“Già dai sei mesi in poi- sottolinea l’esperta- via libera ai primi bagnetti al mare perché il bimbo è già vaccinato e questa esperienza può essere vissuta davvero come momento ludico e in tutta sicurezza. Non ci sono grosse controindicazioni e sono sicuramente maggiori i benefici. Il mare e il sole consentono di fare una scorpacciata di vitamina D. Quello che mi sento di dire anche è che le alte temperature e la sabbia calda ‘abbattono’ i germi, anche se bisogna stare attenti ad altre problematiche come ad esempio le infezioni gastrointestinali o le otiti”.

VIA I LUOGHI COMUNI SULLE MESTRUAZIONI E IL BAGNO IN MARE (E PISCINA)

E sulle mestruazioni: “Sfatiamo due luoghi comuni e senza fondamenti. Il primo- conclude Lucchetti- falso mito e cioè che fare il bagno quando si hanno le mestruazioni faccia poi sanguinare di più al pari dell’attività fisica che invece fa bene perché rilascia le endorfine che attenuano la dismenorrea, cioè il dolore mestruale” e “la seconda fake news che mette tanto in agitazione le mamme e cioè l’uso dell’assorbente interno. Sì al suo utilizzo anche se non si hanno avuti rapporti sessuali. Sembra una cosa che strappa il sorriso ma non è così, io faccio molta fatica a trasferire questo concetto alle mamme che vengono con le loro figlie in ambulatorio. Quello invece a cui bisogna prestare attenzione è a non lasciarlo per troppe ore di seguito e provvedere a fare dei cambi sempre osservando le norme igieniche di base”.

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Redazione

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