Il Cavolfiore della Piana del Sele è IGP

L’Organizzazione di Produttori “Solco Maggiore”, membro del comitato promotore, è lieta di comunicare il grande risultato relativo al riconoscimento IGP del Cavolfiore della Piana del Sele.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della (UE) del 09/07/2024 del Regolamento di Esecuzione 2024/1881 del 02/07/2024, si è concluso il complesso iter del riconoscimento con la iscrizione nel registro delle denominazioni di origine protetta e Indicazioni Geografiche Protette (IGP) del Cavolfiore della Piana del Sele IGP.

Il 12 settembre a Milano si terrà la conferenza stampa di presentazione.

“Un lavoro importante ed entusiasmante dal quale ho e continuo ad apprendere molto – racconta il responsabile generale della OP, Antonio Vocca, circa l’esperienza lavorativa vissuta -. Durante la stesura del progetto, ho compreso il valore culturale che alcune produzioni agricole offrono al territorio di riferimento”.

“In particolare la relazione socio/economica e l’indagine storica, due elementi della più complessa ed articolata stesura del documento unico, hanno in qualche modo avviato una riflessione sulla qualità riconoscibile e quindi sulla reputazione del prodotto, conferita ad esso da fattori di contesto più generali”.

“La spinta del paesaggio produttivo (dell’ambiente in generale), ma anche l’archeologia del prodotto, il rapporto esistente tra “campo” e “piatto”, i valori nutraceutici e la funzione sociale raggiunta dalla coltivazione in pieno campo del Cavolfiore della Piana del Sele IGP, sono i veri fattori culturali, costituenti la reputazione del prodotto e, soprattutto, del contesto ambientale di cui lo stesso prodotto è ‘figlio’”.cavolfiore Paesaggio piana del sele

“Tutto ciò apre al riconoscimento di un sistema di “qualità progressiva”, capace di rinnovarsi continuamente nonché di coinvolgere tutti i portatori di interesse che, via via, diventano essi stessi “certificatori” della reputazione dell’alimentum”.

“Pertanto, al giudizio dei soggetti deputati alla certificazione, nel rispetto del disciplinare produttivo, di fatto si aggiunge una ulteriore valutazione proveniente dall’agricoltore quale costruttore di paesaggi, dal consumatore finale quale fruitore diretto del bene coltivato, dal ricercatore tecnico/scientifico nonché dall’esperto di gastronomia quali beneficiari indiretti dei risultati attesi in termini socio economici”.

“Un lavoro arricchito da una collaborazione interdisciplinare tra validi professionisti”.

“Un grazie a loro che a diverso titolo e misura hanno collaborato al progetto, tra cui: Gianluca Caruso, Francesco Mansione, Biagio De Nigris, Rosa Pepe, Aniello Bacco, Filomena Vocca, Pino Falcone, Francesco Rispoli, Antonino Esposito, Mariateresa Rapacciuolo, Marisa Di Matteo e a tutti coloro con i quali ho condiviso pensieri ed idee che hanno arricchito la mia visione”.

“Non per ultimo, un grandissimo ringraziamento alla OP “Solco Maggiore” che ha voluto e sostenuto totalmente il progetto fino al raggiungimento di questo importante traguardo europeo a vantaggio dei comuni presenti nell’areale di riferimento e di tutti i produttori che coltivano e coltiveranno il Cavolfiore della Piana del Sele IGP”.

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Redazione

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