Corse da 35 euro pagate 75, sanzionati tassisti

Con l’avvio della stagione estiva, le Fiamme Gialle della Compagnia di Ischia hanno avviato una capillare attività di controllo economico del territorio, per garantire il rispetto delle normative vigenti, tutelando cittadini e turisti.

In particolare, dal mese di luglio, sono state riscontrate 20 violazioni relative alla mancata esposizione del tariffario da parte di esercenti l’attività di taxi sull’isola.

Le sanzioni amministrative, definite dall’art. 86, comma 3, del Codice della strada, sono state contestate ai tassisti/trasgressori che, con la loro condotta, non consentivano all’utenza di conoscere preventivamente i costi del servizio di trasporto.

Ciò al fine di ottenere un guadagno maggiore rispetto alle reali tariffe da applicare, approfittando degli ignari fruitori, spesso turisti stranieri.

Ai clienti, gli operatori applicavano in modo arbitrario prezzi che si aggiravano dai 50 ai 100 euro, in tratti stradali i cui regolamenti comunali prevedono un ammontare tra i 15 e 45 euro.

Tra gli episodi contestati dalle Fiamme Gialle si evidenzia il costo applicato da un tassista nel Comune di Serrara Fontana che, all’atto della discesa dei passeggeri, chiedeva il pagamento di 75 euro, a fronte della tariffa predeterminata di euro 35.

Il taxi non disponeva, inoltre, della revisione all’autovettura.

In caso di mancata esposizione del tariffario, l’ammontare della sanzione prevista è pari a un minimo di 86 a un massimo di 338 euro, oltre alla sospensione della licenza da parte del Comune, superate le 5 violazioni dallo stesso conducente.

In tale contesto, già nello scorso mese di giugno erano stati sanzionati altri 10 tassisti, per la medesima violazione.

Taxi illegali a Napoli, TdB: ‘serve presidio agli scali’

“Ormai siamo sull’orlo del baratro istituzionale: chiediamo da tempo presidi perpetui agli scali per garantire sicurezza alla nostra utenza, e il Comune risponde sempre con un nulla di fatto”.

Così, l’associazione Tassisti di Base commenta l’episodio avvenuto nel molo Beverello di Napoli, reso noto dalla stampa, dove cittadini, tra cui un noto professionista, e i turisti sono rimasti preda di angherie perpetrate da alcuni conducenti di taxi.

“Sono circa tre anni che poniamo le criticità negli scali aeroportuali, ferroviari e marittimi agli assessorati ai Trasporti e Legalità, – ricorda l’associazione – per cercare di arginare gli inconvenienti procurati da una minima parte malsana della nostra categoria” e “siamo ancora costretti a dare ulteriore disturbo all’illustrissimo prefetto Di Bari, chiedendo un incontro per cercare di sollecitare gli assessorati del Comune di Napoli a intervenire nell’immediato per cercare di arginare l’illegalità nel nostro settore”.

Redazione

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