L’evoluzione degli studi professionali italiani attraverso la digitalizzazione e l’IA

Il mondo delle professioni sta attraversando una fase di cambiamento significativo, coinvolgendo vari ambiti della loro attività: gli scenari economici, tecnologici e sociali impongono alla business community nuove sfide, ma offrono anche opportunità particolarmente interessanti.

Per fare luce sull’evoluzione del ruolo dei professionisti nel processo di digitalizzazione del Paese, TeamSystem – leader in Italia nei software gestionali e nei servizi di formazione per imprese e professionisti – ha condotto una ricerca di mercato in collaborazione con The European House Ambrosetti.

Il fulcro e la vera innovazione della survey è il ruolo dell’Intelligenza Artificiale negli Studi. Questa è vista come uno strumento di efficientamento operativo, con vantaggi significativi nell’ottimizzazione del tempo e della produttività.

Attualmente, il 70% dei professionisti ha intrapreso iniziative legate all’implementazione dell’AI, seppur con tempi e modalità differenti:

  • Il 30% utilizza già soluzioni di Intelligenza Artificiale.
  • Il 27% di chi ha adottato strumenti di AI riporta vantaggi significativi in termini di tempo e produttività.
  • Il 40% degli Studi è in una fase preliminare di studio e pianificazione della tecnologia AI.
  • Il 30% degli Studi non ha ancora un piano operativo per l’implementazione della tecnologia AI.

Un elemento comune a quasi tutti i professionisti (80%) è la fiducia nei contenuti generati dall’Intelligenza Artificiale, specialmente per l’automazione di compiti routinari e la raccolta di dati complessi.

Le preoccupazioni sono limitate e riguardano principalmente la tutela della privacy.

Questo dato assume maggior rilievo considerando la situazione dell’AI in Italia: l’Europa ha un forte gap da colmare negli investimenti per l’AI, contribuendo solo per il 7% degli investimenti annuali globali (USA e Cina insieme arrivano all’80%).

Le PMI italiane sono al 12° posto in UE-27 (1,8% contro 1,7% della media UE), mentre le grandi imprese sono al 14° posto: 11,1% contro 12% della media UE.

Il sondaggio conferma anche l’importanza del Cloud (tecnologia utilizzata dal 56,3% dei rispondenti) e delle soluzioni plug&play, pensate per ridurre il tempo dedicato alle attività a basso valore aggiunto.

In dettaglio, l’Italia è quinta in UE-27 per numero di imprese che acquistano servizi Cloud di medio-alto livello, e terza per le aziende che utilizzano IoT nei propri processi produttivi.

Infine, dall’indagine emerge una forte consapevolezza dei benefici della digitalizzazione sulla produttività: tra i principali effetti, un’evoluzione chiara verso il ruolo di business partner.

Inoltre, i professionisti dimostrano una certa convinzione sulla propria maturità digitale: il 50% si posiziona a un livello medio-alto.

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Redazione

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