Malato di tubercolosi scappa dall’ospedale e semina il panico

Momenti di preoccupazione oggi su un autobus sostitutivo dei treni per la presenza di un malato di tubercolosi (Tbc) fuggito dall’ospedale Morelli di Sondalo, in Valtellina, dove era ricoverato da tempo.

L’uomo, di nazionalità straniera, in tarda mattinata ha eluso la sorveglianza del personale sanitario e ha preso un bus per Tirano.

Nel frattempo gli infermieri si sono accorti della sua sparizione e hanno dato l’allarme ai carabinieri.

Alla stazione di Morbegno, i militari hanno individuato il malato di tubercolosi: convinto a scendere, poi trasportato con un’ambulanza in una struttura ospedaliera di un’altra provincia.

L’Ats della Montagna ha disposto l’immediata sanificazione del torpedone e l’assistenza e la profilassi del caso ai viaggiatori molti dei quali preoccupati per avere appreso di avere viaggiato con un passeggero con una patologia infettiva.

Sono stati trasferiti su altri mezzi per proseguire il viaggio.

LA TUBERCOLOSI

La tubercolosi (in sigla TBC) è una malattia infettiva causata da vari ceppi di micobatteri, soprattutto dal Mycobacterium tuberculosis, chiamato anche bacillo di Koch.

Considerata fino alla metà del XX secolo una grave malattia, invalidante e alla lunga mortale se non tempestivamente diagnosticata e curata, divenuta oggi nei paesi occidentali più facilmente diagnosticabile e curabile, la tubercolosi attacca solitamente i polmoni (tubercolosi polmonare), ma può colpire anche altre parti del corpo (tubercolosi extrapolmonare).

Si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva emesse con la tosse secca.

La maggior parte delle infezioni che colpiscono gli esseri umani risulta essere asintomatica, cioè si ha un’infezione latente.

Circa 1/10 delle infezioni latenti alla fine progredisce in malattia attiva che, se non trattata, uccide più del 50% delle persone infette.

I sintomi classici sono una tosse cronica con espettorato striato di sangue, febbre di rado elevata, sudorazione notturna e perdita di peso. L’infezione di altri organi provoca una vasta gamma di sintomi.

La diagnosi si basa sull’esame radiologico (comunemente una radiografia del torace), un test cutaneo alla tubercolina, esami del sangue e l’esame microscopico e coltura microbiologica dei fluidi corporei. Il trattamento può essere talvolta difficile e richiedere l’assunzione di antibiotici multipli per qualche tempo.

La resistenza agli antibiotici è un problema crescente nell’affrontare la malattia.

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Redazione

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