Sanitari e vigilantes aggrediti al pronto soccorso

Tre sanitari e due guardie giurate aggrediti al pronto soccorso.

È accaduto la notte scorsa all’ospedale Maresca di Torre del Greco (Napoli), già in passato teatro di altri episodi di violenza ai danni degli operatori in servizio.

A denunciare l’episodio è la pagina social di “Nessuno tocchi Ippocrate”, che da tempo racconta le violenze e i soprusi di cui sono fatti oggetto medici e infermieri in servizio nei nosocomi campani.

Stando a quanto ricostruito, attorno alla scorsa mezzanotte un uomo, fratello di un paziente ricoverato in stato di agitazione psicomotoria, ha reagito alla dimissione del congiunto, ritenute non corrette, pretendendo invece che l’uomo fosse trattenuto nella struttura di via Montedoro.

Al diniego dai sanitari, l’uomo si è scagliato prima contro medici e infermieri e poi contro le guardie giurate, giunte in soccorso dei malcapitati.

Scene di trambusto che hanno poco dopo convinto la direzione del nosocomio a procedere alla temporanea chiusura del pronto soccorso, rimasto attivo solo per prestare assistenza ai pazienti in codice rosso.

Pronto soccorso, De Luca: “100 euro orari per straordinari”

“Abbiamo detto ai direttori dei nostri ospedali in Campania di mettere a disposizione una integrazione di 100 euro orari ai medici per lo straordinario nei pronto soccorso”. Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua rubrica Facebook dello scorso venerdì.

“Stiamo facendo – ha spiegato De Luca – quello che possiamo nei pronto soccorso, oltre a questo non riusciamo a fare nulla, perché dipende tutto dal Governo ed è l’intera l’Italia in difficoltà su questo tema. Ricordo che se si ha un infarto o un ictus e si perde un’ora per trasferirsi da un pronto soccorso a un altro le conseguenze possono essere letali”.

“Ora abbiamo detto ai direttori degli ospedali di arrivare a investire l’ultimo euro disponibile. Noi abbiamo di recente fatto in Campania un concorso regionale ma non abbiamo avuto esito, e questo si capisce che accade se mancano le risorse”.

“Serve un dialogo di tutte le Regioni con il ministro per la salute, se vogliamo andare a Roma io sono lì tra voi. L’importante ora è fare le cose serie e non mettere a rischio la vita delle persone, questo riguarda tutta l’Italia e il Governo attuale ma dipende anche dai ministri precedenti, lo dico per onestà”.

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Redazione

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