Vigile urbano che timbrava in mutande vince in Cassazione
Le immagini mentre timbrava il cartellino in mutande sul luogo di lavoro hanno fatto il giro del mondo ma l’ex vigile urbano di Sanremo, Alberto Muraglia, ha incassato la vittoria definitiva in Cassazione.
La Corte Suprema ha invece dato ragione alla difesa respingendo il ricorso del Comune contro la sentenza della Corte di Appello civile emessa nel 2023.
Inizia ora un’altra battaglia legale per il risarcimento: potrebbe aumentare notevolmente considerando anche le ferie non godute, la rivalutazione e gli interessi.
Muraglia nel 2015 fu coinvolto in un’indagine su dipendenti pubblici assenteisti, i cosiddetti ‘furbetti del cartellino’ che – secondo chi indagava – timbravano ma non entravano sul luogo di lavoro.
Le telecamere istallate per le indagini lo ripresero mentre timbrava il cartellino letteralmente in mutande e fecero scandalo.
Gli inquirenti ritennero che l’allora vigile urbano si recasse senza pantaloni a timbrare per poi tornare a casa a dormire.
Nel corso dell’inchiesta l’uomo – che abitava nello stesso edificio nel quale era posta la macchinette obliteratrice – dimostrò che era addirittura in anticipo sull’orario di lavoro.
Muraglia era infatti anche custode di un mercato ortofrutticolo, di cui apriva i cancelli alle 5.30 per poi recarsi in ufficio alle 6. Il lavoro al mercato era svolto a proprio in cambio dell’alloggio.
Risarcimento potrebbe aumentare
Grande soddisfazione per Alberto Muraglia per la decisione della Cassazione.
“Obiettivamente lui ha ragione”, ha affermato l’avvocato Alberto Luigi Zoboli che con l’avvocato Alessandro Moroni ha assistito l’ex vigile.
Ora inizia un’altra battaglia in merito all’ammontare del risarcimento, che secondo i legali non avrebbe contemplato alcune voci, come le somme per le ferie non godute, la rivalutazione e gli interessi.
L buone notizie per Muraglia potrebbero non finire qui.
Ora infatti inizia un’altra battaglia legale in merito all’ammontare del risarcimento che secondo i legali non avrebbe contemplato alcune voci, come le somme per le ferie non godute, la rivalutazione e gli interessi.
