25enne morsa da un ragno violino nel bagno di casa

Nuovo caso di puntura di ragno violino. A Venezia, una donna di 25 anni è stata morsa nel bagno di casa sua.

All’inizio non si era accorta dell’aracnide e non ha dato molto peso alla puntura alla gamba. Quando è insorto il dolore, però, si è recata in ospedale dove è stata sottoposta a tutte le cure necessarie. La ragazza, una parrucchiera, è salva.

“Purtroppo questo ragno violino ha voluto fare una visita anche a me! Per fortuna preso in tempo- ha scritto la ragazza- sono stata morsa a casa mia in bagno. Ormai sono ovunque, abbiate riguardo perché è molto velenoso e soprattutto pericoloso“.

All’inizio era “una puntura normale”, poi la zona è diventata nera. La 25enne scrive: “Ripeto per fortuna grazie a Dio ho preso l’infezione in tempo sennò sarebbe stato in base a quello che mi hanno riferito i dottori addirittura mortale“.

“ANDATE IMMEDIATAMENTE IN OSPEDALE”

E aggiunge: “Si trovano ovunque non solo all’aperto. Abbiate tutti un’ occhio di riguardo soprattutto per chi, come me ha bambini piccoli… perché oltre a essere pericoloso è anche molto molto molto doloroso!! Se venite punti e non ve ne accorgete appena vedete una zona rossa che comincia a presentarsi come una puntura di zanzara e inizia a gonfiarsi, scurirsi e sentite un forte formicolio andate immediatamente all’ospedale senza perdere tempo! E dopo esser stati punti solitamente i sintomi si presentano dopo le 48/72 ore”.

Ragno violino: come riconoscerlo e cosa fare dopo il morso

Un animaletto schivo e solitario, ma potenzialmente pericoloso per l’uomo. Il ragno violino è l’incubo delle estati italiane. Nonostante non sia un ragno aggressivo, il Loxosceles rufescens, questo il nome ufficiale, può mordere se spaventato o calpestato.

Piccolo e dall’aspetto innocuo, il ragno violino ha un colore marrone-giallastro, spesso sul torace presenta (visibile al microscopio) una macchietta scura simile alla forma di un violino, da qui il soprannome.

Conosciuto anche come aracnide eremita, il ragno violino è uno dei più velenosi presenti in Italia.

Preferisce piccoli spazi come scarpe o battiscopa. Nascosto nelle case durante l’inverno, con l’arrivo del caldo sceglie l’esterno e può trovarsi facilmente in parchi e giardini.

COME RICONOSCERE IL MORSO DI UN RAGNO VIOLINO

Inizialmente il morso del ragno violino è asintomatico, indolore e l’area interessata non presenta alterazioni. Nelle ore successive al morso compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che nell’arco delle 48-72 ore successive, può diventare necrotica e può ulcerarsi. In caso di morso bisogna lavare la zona interessata con acqua e sapone e andare in pronto soccorso.

Nella maggior parte dei casi il morso del ragno violino esita in un piccolo ponfo, come quello di un qualsiasi morso o puntura di insetto, che spesso non porta a particolare preoccupazione e che viene curato con una pomata a base di cortisone.

Il problema è che, invece, in una parte di persone particolarmente sensibili al veleno iniettato si forma una lesione necrotica.

La particolarità del veleno del ragno violino è proprio quella di avere un’azione necrotizzante sui tessuti.

Da qui si può formare una escara, ossia una lesione necrotica, un’area più scura, bluastra dove il veleno porta alla morte dei tessuti. È un’azione locale, non generale.

Nel momento in cui si è di fronte ad una puntura che comincia a cambiare aspetto, che ci crea dolore, è buona norma riferirsi ad un medico e valutare l’ipotesi che ci sia stato il morso di un ragno violino.

Ragno violino, infettivologo: “Il morso non è letale”

Un ragno violino mi ha morso all’avambraccio, nonostante la camicia a maniche lunghe. Lì per lì sembrava una banale puntura d’insetto, ma dopo qualche minuto il prurito è diventato più intenso. Attorno alla puntura si è formato un alone nerastro che indicava la necrosi: la morte dei tessuti cutanei attorno al morso. Allora ho deciso di telefonare a un collega medico”. Lo racconta l’infettivolgo Francesco Menichetti, primario e professore di infettivologia all’università di Pisa oggi in pensione.

“Non vorrei sostituirmi ai colleghi che hanno visto il paziente, ma raccontata così sembrerebbe una fascite necrotizzante– spiega Menichetti- Un’infezione rara, ma subdola e grave. Avviene ad esempio quando ci si ferisce con una piccola scheggia che penetra in profondità nella pelle. Se quella scheggia ospita un particolare batterio della famiglia degli streptococchi, battezzato appunto mangiacarne, può iniziare a creare una necrosi che si allarga in profondità. Se non curata, può portare a un’infezione grave, alla necessità di amputare l’arto o addirittura alla morte per sepsi”.

Il morso del ragno violino, ribadisce l’esperto “non è letale. Né i colleghi che mi hanno visitato erano allarmati da questo punto di vista. Essere punti da un ragno violino non è un’esperienza piacevole, ma non la descriverei nemmeno come drammatica“.

(Dire)

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Redazione

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