Bambino muore travolto dal trattore guidato dal cugino

Avrebbe compiuto 5 anni dopodomani, il 23 agosto, il bambino morto schiacciato da una ruota del carro di fieno trasportato da un trattore, a Villar Pellice (Torino), nel cuore delle valli Valdesi.

Il mezzo agricolo era guidato dal cugino diciottenne e il lavoro mattutino di raccolta del foraggio era quasi completato.

Poi il dramma improvviso: forse per un sobbalzo sul terreno, il bambino ha perso l’equilibrio ed è caduto all’indietro, finendo tra il trattore e il carro.

Dennis, il cugino, se ne è accorto e ha cercato di salvare il bambino.

“L’ho afferrato per la canottiera – racconta – ma la maglietta si è strappata”, Dylan aveva una vera passione per i trattori: “Ogni volta che sentiva il motore che si avviava voleva salirci sopra. Era proprio felice, stare sui trattori era il suo pane ed era molto legato a me”, racconta ancora il cugino diciottenne.

Da sempre nelle campagne, a nord come a sud, i bambini vogliono partecipare ai lavori nei campi e Dylan era contento di dare il suo piccolo contributo nella raccolta del fieno, divertendosi sul trattore. La caduta gli è stata fatale.

“L’ho preso e l’ho portato a casa, poi abbiamo chiamato i soccorsi, che sono arrivati subito, poi è sceso l’elicottero”. Quando sono arrivati sul posto i sanitari si sono subito resi conto che la situazione era disperata.

Il cuore del bambino si era fermato, anche a bordo del velivolo dell’Elisoccorso sono state tentate le manovre di rianimazione cardio polmonare, ripetute poi al Regina Margherita, l’ospedale pediatrico di Torino. Ogni sforzo è stato inutile, il piccolo Dylan è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.

Sull’incidente sarà aperta un’inchiesta.

Anziano travolto e ucciso dal trattore guidato dal figlio

Travolto e ucciso dal figlio, che alla guida di un trattore, durante una manovra in retromarcia nell’aia dell’azienda di famiglia, non si è accorto del passaggio del padre dietro al mezzo agricolo.

E’ accaduto nei giorni scoris in una cascina di Motta Baluffi, in provincia di Cremona.

La vittima è un agricoltore di 76 anni.

Secondo gli accertamenti eseguiti dai carabinieri, rimasti a lungo nel podere insieme agli ispettori dell’Ats Val Padana ad eseguire rilievi e a raccogliere testimonianze, a partire da quella comprensibilmente disperata del conducente del mezzo agricolo, padre e figlio stavano lavorando insieme dalla prima mattinata del ferragosto.

Nello specifico, avrebbero sbrigato alcuni lavori di spostamento materiale tra i barchessali quando, in un trasferimento breve, l’anziano e’ stato colpito.

Resta da capire perché. Se per una semplice quanto fatale disattenzione, come spesso accade in casi simili. O se, invece, per una serie di coincidenze.

Due le ipotesi al vaglio degli inquirenti: il 76enne potrebbe aver incrociato all’improvviso la traiettoria del trattore in movimento, oppure essersi piegato a spostare qualcosa a terra, e il figlio non avrebbe avuto il tempo e la visuale necessaria per accorgersi della presenza del genitore; oppure, invece, il conducente, in retromarcia, potrebbe aver avuto una visibilità non perfetta proprio per il tipo di manovra effettuata, comunque non sufficiente ad accorgersi del padre dietro.

Scattato l’allarme, immediatamente lanciato dal figlio della vittima, sul posto sono arrivati i soccorritori della Cremona Soccorso di Vescovato con una autoambulanza e il personale dell’automedica del 118.

Ma per il 76enne, a dispetto del lungo tentativo di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare.

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Redazione

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