Fratturò le braccia a un ragazzino: genitori condannati
I genitori sono responsabili dell’educazione dei propri figli e quindi anche degli eventuali danni causati da questi ultimi se minorenni.
A stabilirlo è il Tribunale civile di Firenze che ha condannato i genitori di un adolescente al pagamento di 22 mila euro di danni materiali e morali alla famiglia della vittima, più le spese legali.
Il bullo – l’episodio risale a circa 4 anni fa – in una partita di calcetto ai giardini di via Circondaria, zona ex Macelli comunali a Firenze, a palla ferma, ebbe un alterco con la vittima, un ragazzino meno robusto e più giovane di età, che lui spinse con notevole violenza a terra tanto da rompergli le ossa degli avambracci.
Al processo i testimoni, anche adulti, hanno confermato il fatto. La vittima riportò le doppie rotture di ulna e radio e una prognosi di 40 giorni.
“L’obbligo di vigilanza per i genitori del minore non si pone come autonomo rispetto all’obbligo di educazione, ma va correlato a quest’ultimo”, riporta la sentenza, “i genitori devono vigilare che l’educazione impartita sia consona ed idonea al carattere ed alle attitudini del minore, e che quest’ultimo ne abbia tratto profitto”.
Quindi, anche se i genitori dell’aggressore non erano presenti, per il tribunale di Firenze l’atto violento compiuto dal figlio verso l’altro ragazzo è conseguenza delle loro responsabilità educative.
Sul tema si sofferma il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
“È importante – sottolinea – che i genitori conoscano l’interpretazione giurisprudenziale consolidata dell’art. 2048 del codice civile: sono responsabili ‘per culpa in educando’ dei danni cagionati dai figli minori di età. In alcuni casi, come in questo di Firenze, il risarcimento può essere anche significativo. È fondamentale trasmettere ai propri figli valori positivi, a partire dal rispetto degli altri, imparare a dire dei no, insegnare loro anche i doveri e le responsabilità, che derivano dal far parte di una comunità”.
Il ministro, tra l’altro, si è fatto promotore di una riforma del voto in condotta a scuola – con criteri più stringenti per consentire la bocciatura in caso di insufficienza e lavori socialmente utili in caso di sospensioni “lunghe” dalla scuola – che deve essere approvato dalla Camera.
Nei mesi scorsi, inoltre, è stato approvato un provvedimento, primo firmatario il deputato della Lega Rossano Sasso, che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale scolastico e introduce diverse misure per prevenire la violenza e migliorare la sicurezza nelle scuole.
La sentenza emessa nei giorni scorsi dal giudice onorario Micaela Picone, è la terza simile – nel richiamare responsabilità educative dei genitori dell’aggressore – emessa nel giro di pochi mesi dal tribunale di Firenze.