Madre e figlio scompaiono nel nulla: la denuncia del padre
“Mi chiamo Marco Geldi sono papà di un meraviglioso bambino di 3 anni e mezzo, avuto da Daymaris, ragazza di origini cubane. Ebbene la madre ha lasciato la nostra abitazione di Stoccarda insieme a nostro figlio, il 28 giugno scorso prelevando anche il suo passaporto”.
E’ il disperato racconto che un giovane napoletano, emigrato a Stoccarda per lavoro, dopo essere stato raggiunto dalla moglie e dal figlio se li è visti misteriosamente sparire, ha rivolto al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
“Ho sporto subito denuncia prima in Germania poi in Italia al Tribunale Napoli Nord, dov’è il Pm incaricato del caso. Ha dato assicurazioni al mio avvocato che è in corso un’attività di ricerca e di indagine – prosegue la storia -. Al momento però non vi sono sviluppi. Con i miei genitori e la mia famiglia viviamo una profonda condizione di prostrazione e dolore”.
“Non ci si può rassegnare alla sparizione della creatura che più si ama al mondo! Ho bisogno di sapere se sta bene, con chi sta e dove”.
“Dobbiamo aiutare Marco a ritrovare la sua famiglia, soprattutto suo figlio di appena tre anni. La vicenda è attualmente gestita dal Tribunale di Napoli Nord che sta compiendo tutti gli accertamenti del caso”.
“Dalle informazioni ricevute il pubblico ministero avrebbe anche di sposto la geolocalizzazione del cellulare della moglie, ma serve l’aiuto di tutti per fornire informazioni utili”.
“Diversi gli esposti e le denunce fatte dai a Napoli dai familiari di Marco, nella speranza di riuscire a smuovere le acque. Aiutiamo questa famiglia a ritrovare il piccolo Giuseppe”.
“Da giorni provo insistentemente a chiamare al cellulare di mia moglie – spiega Marco – squilla ma nessuno risponde. A dicembre 2023, partendo da Napoli dove viveva con i miei genitori, mi ha raggiunto con il bambino a Stoccarda dove lavoro. A maggio di questo anno siamo stati tutti insieme a Malta in vacanza a mio avviso allegri e felici. Poi il giorno 28 di giugno mi sveglio e non li trovo più. Mi sembra di vivere un incubo”.
