Naufragio veliero Bayesian, la nave sparita in 60 secondi
C’è un video ripreso dalle telecamere di una villa che si trova a 200 metri dal luogo del naufragio del veliero Bayesian, affondato all’alba al largo di Palermo, che riprende la nave a vela mentre cala a picco davanti al porto di Porticello.
Dalle immagini di una delle telecamere di videosorveglianza di una casa di Porticello, si vede come la barca viene inghiottita dalla tempesta, la luce dell’albero scompare nel buio.
“In appena sessanta secondi – racconta il proprietario della villa – si vede che la nave sparisce. Casualmente dopo il clamore della notizia ho guardato le telecamere. Me lo hanno detto i miei figli. Di una ventina di telecamere installate nell’abitazione solo una non è stata disturbata dal vento e dalla pioggia. Si vede benissimo quello che succede. Per l’imbarcazione non c’è stato nulla da fare. È sparita in pochissimo tempo”.
Continuano senza sosta, fin dalle prime ore di questa mattina, le operazioni di ricerca dei dispersi a seguito del naufragio dello yacht a vela “Bayesian”, avvenuto nella giornata di ieri al largo di Porticello (Palermo).
I sommozzatori dei vigili del fuoco e della Capitaneria di Porto sono riusciti ad aprire un varco nello scafo.
Un’attività non semplice a 50 metri di profondità.
Attraverso questo varco i sub dovrebbero riuscire a entrare all’interno dell’imbarcazione dove si ritiene siano rimasto intrappolati i corpi delle sei persone che risultano ancora disperse.
I sub ieri avevano recuperato il corpo di un componente dell’equipaggio, il cuoco Ricardo Tomas.
I nomi dei dispersi
I sei dispersi nel naufragio della barca a vela Bayesian sono Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, l’imprenditore britannico Mike Lynch e la figlia Hanna, il legale di Lynch, Chris Morvillo e la moglie Nada.
Altre 15 persone, tra passeggeri e componenti dell’equipaggio, sono state tratte in salvo subito dopo il naufragio.
Le operazioni di ricerca, condotte incessantemente per tutta la giornata di ieri e di oggi, proseguono – senza soluzione di continuità – con l’impiego di 5 motovedette della Guardia Costiera di Palermo, Termini Imerese e Porticello, un elicottero della Base Aeromobili Guardia Costiera di Catania, i sommozzatori dei Nuclei Subacquei Guardia Costiera di Napoli e Messina – che hanno operato con l’ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto (ROV – Remotely Operated Vehicle) – oltre a personale, unità navali e speleo sub dei Vigili del Fuoco, di un elicottero dell’Aeronautica Militare e dei Carabinieri, tutti sotto il coordinamento del 12° Centro Secondario di Soccorso Marittimo (M.R.S.C. – Maritime Rescue Sub Center) della Guardia Costiera di Palermo.
Al momento non risultano tracce di inquinamento da idrocarburi.