Prete trasferito in carcere: ‘Domiciliari troppo vicini alle scuole’

Ai domiciliari vicino scuola, in cella prete accusato di abusi.

A stabilirlo è il giudice per le indagini preliminari di Savona che ha disposto il trasferimento per il sacerdote accusato di violenza sessuale su minore.

La decisione è arrivata dopo la segnalazione dei carabinieri di Genova.

I militari, infatti, avevano segnalato che la comunità del levante dove era ai domiciliari non era “idonea perché lì vicino ci sono delle scuole” e dunque un luogo “potenzialmente a rischio di reiterazione del reato”.

La decisione

Il gip savonese, a cui è andato il fascicolo per competenza territoriale, ha confermato il quadro indiziario ma ha inasprito la misura cautelare.

Il prete era stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di un ragazzino di 12 anni, chierichetto, che avrebbe abusato dandogli in cambio soldi, vestiti griffati e videogiochi.

Le violenze sarebbero andate avanti fino ai mesi scorsi.

Dalle indagini sarebbe poi emerso che sette i minori, tra cui alcuni ex studenti della scuola dove il prete insegnava, avrebbero ricevuto le attenzioni morbose del prelato.

A loro avrebbe regalato sigarette elettroniche e fatto bere alcolici.

Redazione

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