Rischia di morire dopo colpo di calore: salvata da trapianto di fegato

Un colpo di calore ha messo in pericolo una giovane di 26 anni, salvata con un trapianto di fegato in super-urgenza all’ospedale Molinette della Città della salute di Torino.

La ragazza, della zona di Alba (Cuneo), colta da malore vicino alla sua casa di campagna durante una mattina di sole rovente.

Trovata incosciente dai familiari sotto un albero, trasportata d’urgenza all’ospedale di Verduno l’ospedale di Verduno (Cuneo) e aveva una temperatura interna di 41 gradi.

Stabilizzate le funzioni vitali, si è presentata però un’insufficienza epatica fulminante, che ha reso necessario il trapianto.

L’intervento di elevata complessità chirurgica, durato circa 8 ore, eseguito dal direttore del Centro trapianto di fegato e neo-direttore del dipartimento Trapianti della Città della salute di Torino, Renato Romagnoli, e dalla sua équipe.

A meno di quattro giorni di distanza le condizioni della paziente sono in rapido miglioramento e si sta progressivamente risvegliando nella terapia intensiva, diretta da Roberto Balagna.

Fegato e colpi di calore, un rischio per l’organo

All’inizio il malessere è generale, si provano mal di testa, nausea, vomito e vertigini, fino a perdere coscienza.

Sono i sintomi noti del colpo di calore, una condizione che però è “potenzialmente letale e si verifica quando si associano temperatura troppo alta, elevata umidità e scarsa ventilazione. Cuore, polmoni reni, fegato e cervello possono subire danni temporanei o permanenti”.

A sottolinearlo è il direttore del Centro trapianto di fegato e neo-direttore del dipartimento Trapianti della Città della salute di Torino, Renato Romagnoli, che ha eseguito nei giorni scorsi un trapianto di fegato per una giovane che si è trovata in questa situazione in Piemonte.

Romagnoli per il caso specifico sottolinea: “Il fegato è molto sensibile alla temperatura corporea estremamente alta. Nel caso specifico la persona era svenuta vicino a un rogo di sterpaglie che aveva appiccato. Mentre gli altri organi hanno maggiori meccanismi di resistenza, il fegato purtroppo può andare incontro a fenomeni di necrosi epatica massiva, che poi richiedono il trapianto”.

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Redazione

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