Anziana morta, corpo prelevato dopo 36 ore
A 36 ore dalla morte, le autorità proposte hanno prelevato il corpo dell’anziana donna residente a Fuorigrotta e deceduta in casa di cui tutti si erano disinteressati.
Sopo dopo un post social del deputato di AVS, Francesco Borrelli, sono intervenuti ASL e Polizia.
Intanto i servizi sociali che hanno preso in carico i figli adulti con disabilità della signora.
LA VICENDA
Muore anziana 86enne ora nessuno la vuole. Carabinieri e assistenti sociali lasciano marcire il corpo in casa dei figli disabili.
Anche dopo il trapasso emergono le disparità di trattamento a seconda dello status sociale.
A Fuorigrotta il corpo di una donna deceduta a 86 anni resta prigioniero in casa propria senza che nessuna istituzione si faccia carico dell’onere di prelevarlo.
“Da 48 ore è morta una povera donna anziana che viveva con due figli affetti da patologie anche mentali”, spiega un vicino di casa che ha contattato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
LA TESTIMONIANZA
“Nonostante siano stati chiamati carabinieri e assistenti sociali questi hanno fatto il classico scarica barile tipico della peggiore burocrazia. I primi hanno spiegato che se la donna è deceduta per morte naturale loro non possono fare nulla”.
“I secondi hanno comunicato ai figli con disabilità mentale che se vogliono che il comune intervenga per rimuovere il corpo della defunta devono fare l’Isee. Risultato: i due figli si sono barricati in casa e nel rione la gente è esasperata per il cattivo odore.”
L’INTERVENTO DI BORRELLI
“Abbiamo allertato la ASL affinché intervengano quanto prima per evitare un problema sanitario. Lavorare nella pubblica amministrazione significa impegnarsi per la collettività e non scaricare responsabilità su un altro ufficio”, scrive il deputato Borrelli.
“In casi delicati come questo bisogna intervenire con rapidità e umanità non cercando di evitare di assumersi responsabilità”.