I corpi estranei ritrovati all’interno del canale rettale non sono un fenomeno raro e si stima una frequenza di tre o quattro casi all’anno in grandi strutture ospedaliere.
Il commento dell’esperto
Definizione
Un corpo estraneo può arrivare nel retto se ingerito (accidentalmente o volontariamente), se fistolizzato o migrato da altri organi o se introdotto direttamente per via transanale.
Il corpo estraneo deglutito o qualunque altro oggetto anche migrato , può localizzarsi a livello della giunzione anorettale ed in quella sede può non riuscire a progredire “incastrandosi”.
Corpi estranei “particolari”, collegati alle attività sessuali (sex toys di ogni genere o forma), possono essere introdotti intenzionalmente nel retto, per rimanervi incastrati.
Alcuni oggetti rimangono adesi alla parete rettale e altri rimangono intrappolati proprio sopra lo sfintere anale.
Sintomi
Il corpo estraneo nel retto può passare del tutto inosservato (come avviene nella maggioranza dei casi). Altre volte, invece, a far nascere il sospetto è la comparsa di un dolore importante ed improvviso durante la defecazione. Altre manifestazioni con sintomi collegati dipendono dalle dimensioni e dalla forma del corpo estraneo, dalla durata della sua permanenza nel retto o dalla presenza di un’infezione o di una perforazione.
Diagnosi
La diagnosi di corpo estraneo nel retto spesso è caratterizzata da dolore importante ed improvviso durante la defecazione, talvolta accompagnato a sanguinamento.
L’esplorazione rettale consente, in molti casi, di perfezionare la diagnosi e, in alcuni casi, l’estrazione manuale. In altri casi è indispensabile il ricorso ad una indagine mirata, endoscopica o radiografica.
Teniamo anche presente che un corpo estraneo può anche localizzarsi nella parte del retto medio dove si può bloccare in corrispondenza dell’angolazione anteriore del retto stesso; in questa sede difficilmente può essere apprezzato all’esplorazione digitale: in questo caso è necessario l’esame radiografico dell’addome e del torace per escludere una possibile perforazione rettale intraperitoneale.
Terapia
Il corpo estraneo nel retto può essere asportato in base alle dimensioni ed alla sua localizzazione: se l’oggetto può essere palpato, si effettua un’anestesia locale, se piccolo anche ambulatorialmente, se di dimensioni maggiori di necessità in sala operatoria: l’ano può essere dilatato con un divaricatore rettale e il corpo estraneo afferrato, angolato anteriormente e rimosso.
Nel caso non si riesca con l’uso di un proctoscopio o di un sigmoidoscopio può essere necessaria un’anestesia regionale o generale e una laparotomia con la spremitura del corpo estraneo verso l’ano o il taglio del colon (colotomia) e la successiva estrazione del corpo estraneo stesso.
Dopo tutte le manovre eseguite è sempre utile eseguire una colponscopia di controllo per escludere un significativo trauma rettale o una perforazione.
Rischio
Un corpo estraneo nel retto può causare una perforazione intestinale con successiva perforazione e peritonite. Deve essere sempre rimosso, anche se con un intervento chirurgico che, a volte, può essere complesso.