Aversa. La truffa del cambio gestore luce/gas

Anche ad Aversa le truffe non smettono di esserci. L’ultima è quella classica: il cambio di gestore di energia elettrica e gas all’insaputa del cittadino.

In molti casi, il cambio gestore senza consenso avviene con truffa telefonica oppure come in questo caso in modo classico: quello di scovare le cassette dei contatori incustodite e ‘scaricare’ i dati dall’apparecchio elettronico.

Cosa che è accaduta al nostro lettore che ci ha segnalato il misfatto con un messaggio in posta: 

Buonasera, segnalo che ad Aversa (zona stazione – Parco Aprovitola) si sono verificati casi (compreso il sottoscritto) di volture abusive del contratto di energia elettrica verso un ‘nuovo operatore’“.

Nel mio caso quasi sicuramente gli agenti disonesti hanno trovato aperto il vano contatori e copiato il codice POD/PDR (il codice cliente) del contatore. Chiaramente la firma e i dati della carta di identità sono falsi come ho potuto visionare dal contratto scaricato dall’area clienti“.

Ho gia’ contattato l’ARERA (Autorita’ di regolazione per Energia Reti e Ambiente) che mi ha consigliato di inoltrare un reclamo al mio ‘nuovo gestore’ per contratto non richiesto al fine di esercitare il diritto alla procedura ripristinatoria del vecchio contratto“.

Ovviamente un danno per i cittadini di Aversa, non solo truffati ma dovranno perdere tempo nel rimediare ad un problema causato da sciacalli.

Truffa gestore energia: quali sono?

Per truffare un povero cliente malcapitato, vengono utilizzate diverse modalità.

La prima è quella telefonica che è anche quella più comune. Il truffatore chiama il cliente presentandosi come un operatore ufficiale e autorizzato di un fornitore. Dopodiché con una banale scusa, riesce ad ottenere i dati del cliente inconsapevole di ciò che gli sta per succedere. 

La seconda modalità più diffusa è quella riguardanti i falsi addetti porta a porta. Questi individui, di bella presenza e molto cordiali, si presentano alla porta come agenti ufficiali del gestore con tanto di falso cartellino di riconoscimento. Attraverso giri di parole, ottengono dati importanti dei clienti per poter effettuare i cambi senza autorizzazione.

Oppure – come nel caso precedente – trafugano dati accedendo ai contatori incustoditi.

Inoltre, sono in netta crescita anche le truffe via SMS o mail. Con link falsi o con semplici richieste del tipo “Rispondi sì a questo messaggio per pagare meno in bolletta” i truffatori riescono a ottenere un consenso da parte del cliente e successivamente i dati desiderati.

Come difendersi dal cambio gestore energia senza consenso

Evitare di cadere vittima di truffe perpetrate da falsi agenti, o da chi adotta strategie di marketing aggressive a scapito dell’etica professionale fornendo informazioni ingannevoli, è semplice con i dovuti accorgimenti.

Per prima cosa è bene diffidare da chiunque, al telefono, via e-mail o alla porta di casa si presenta come rappresentante di un determinato gestore o di una Autorità. Non fornire mai i tuoi dati personali, piuttosto richiedi le generalità dell’agente per verificare la sua identità.

Puoi riconoscere una truffa anche annotando il numero che ha chiamato, il nome e il cognome dell’agente. Poi contatta il gestore, l’Autorità o l’Ente a cui farebbe capo, e accertati dell’esistenza di un mandato ad operare per loro conto.

Infine ricorda che gli agenti, operanti nel mercato luce e gas o in altri settori, non si spacciano mai per soggetti diversi da quelli che effettivamente rappresentano; chiamano solo se l’utente ha espressamente richiesto di essere contattato per una consulenza gratuita e forniscono informazioni veritiere sulle offerte da poter attivare.

Annullare il cambio di gestore energia non richiesto

Sei stato vittima di una truffa o di una pratica commerciale scorretta? Non preoccuparti: il contratto luce non richiesto può essere annullato.

Chi ha scoperto il raggiro entro 10 giorni può recedere esercitando il diritto di ripensamento tramite raccomandata a/r, fax, posta elettronica o altre modalità indicate dal fornitore. Quando il cambio gestore è già avvenuto invece e il ripensamento non può essere più esercitato, si può ricorrere alla procedura di ripristino che consente di tornare al vecchio gestore.

Tornare al vecchio gestore: la procedura di ripristino ARERA

La procedura di ripristino è stata introdotta dall’ARERA con una Delibera (153/2012/R/com del 19 aprile 2012 poi cambiata il 6 aprile 2017 dalla Delibera 228/2017/R/com) in ragione dell’aumento dei casi di truffa relativi ai contratti luce e gas.

Il ripristino può essere richiesto solo se il nuovo gestore è iscritto nell’elenco delle società che aderiscono su base volontaria a questa procedura.

Se il reclamo non viene accolto, quest’ultimo sarà inoltrato allo Sportello del Consumatore per le verifiche del caso. Qualora il gestore non risponda al reclamo, il consumatore può rivolgersi direttamente allo Sportello.

Per il periodo in cui l’energia elettrica è stata erogata, il gestore non richiesto che aderisce alla procedura di ripristino deve stornare le bollette emesse, scontando al cliente la componente relativa a commercializzazione e vendita.

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Redazione

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