Sui binari per farsi travolgere, salvata dai Carabinieri

Momenti di grande apprensione si sono vissuti ieri nei pressi della stazione ferroviaria di Ariano Irpino, dove una giovane donna ha mostrato intenti suicidi, avvicinandosi ai binari.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, insieme al personale del 118.

La ragazza, dopo un acceso litigio con i familiari, avrebbe manifestato la volontà di togliersi la vita.

I Carabinieri, avvisati della situazione, sono accorsi presso la stazione, dove hanno cercato di persuadere la ventenne ad allontanarsi dai binari.

Dopo diversi minuti di dialogo, sono riusciti a convincerla a desistere e ad affidarsi alle cure del personale sanitario.

Per garantire la sicurezza, il traffico ferroviario temporaneamente interrotto: un treno fatto fermare in stazione.

Una volta conclusa l’operazione di soccorso, il convoglio ha ripreso il suo viaggio senza ulteriori ritardi.

I Carabinieri, con il loro intervento, hanno evitato una tragedia, dimostrando ancora una volta l’importanza della presenza e della rapidità d’azione delle Forze dell’Ordine in situazioni di emergenza.

Carabinieri salvano ragazzo da suicidio

Un 17enne che era fermo sui binari nei pressi della stazione ferroviaria di Molfetta, in attesa dell’arrivo del treno, è stato salvato dal suicidio dai carabinieri che ritengono che il giovane sia vittima di un caso sospetto di Blue Whale, il fenomeno che vede i giovani impegnati in sfide che arrivano fino al suicidio.

Il ragazzino, che ha negato però di esser vittima del fenomeno, ha tracce di autolesionismo sulle braccia, sulle mani e sulla fronte.

Ad allertare i carabinieri è stata una telefonata anonima che segnalava un giovane salito su un cavalcavia della ferrovia e poi fermo sui binari in attesa del treno.

Giunti sul posto, i militari hanno tentato di fare desistere il 17enne dai suoi intenti finché sono riusciti ad avvicinarsi prendendolo per un braccio e allontanandolo dai binari.

Senza che gli fosse chiesto alcunché, è stato lui stesso a riferire che non si trattava di “Blue Whale”.

Da qui il sequestro di tutti i suoi dispositivi per escludere l’istigazione al suicidio.

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Redazione

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