Nel frigo di un ristorante 100 gamberi killer

Circa cento esemplari di gamberi killer della Louisiana vivi, che sembravano appartenere alla specie esotica pericolosa ed altamente invasiva ‘Procambarus clarkii’, rinvenuti occultati nelle celle-frigorifero di un ristorante gestito da cittadini cinesi a Prato, nel corso di controlli effettuati dagli ispettori pesca della Guardia costiera di Livorno e dei funzionari del dipartimento della prevenzione – Unità sicurezza alimentare della Asl.

I risultati degli esami poi eseguiti su alcuni campioni inviati all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana, si spiega dalla Capitaneria di porto di Livorno, “hanno confermato che la specie rinvenuta era proprio quella del gambero della Louisiana, meglio noto come gambero killer americano per la sua capacità di colonizzare ogni tipo di ambiente acquatico”.

Considerato il potenziale pericolo per l’ambiente e l’ecosistema nei casi di introduzione accidentale o volontaria dei gamberi killer nelle acque fluviali o nelle zone costiere, oltre che il rischio per la salute del consumatore in caso di consumo, i crostacei posti sotto sequestro penale e il titolare del ristorante è stato denunciato alla procura della Repubblica di Prato.

Nel corso dell’ispezione, riscontrate gravi carenze igienico sanitarie, quali sporcizia e scarsa manutenzione degli ambienti e delle attrezzature, motivo per cui l’autorità sanitaria ha anche disposto la chiusura del ristorante fino al ripristino delle condizioni di idoneità alla detenzione e alla somministrazione degli alimenti.

Procambarus clarkii | Gamberi killer

Il gambero della Louisiana (Procambarus clarkii Girard, 1852) è una specie di Cambaridae (in inglese “crayfish“) d’acqua dolce.

I gamberi killer adulti assumono una caratteristica colorazione bruno-rossa (durante la loro fase sessualmente attiva) che li rende facilmente riconoscibili.

I giovani hanno invece una colorazione grigioverdastra che, ad una superficiale osservazione, li rende piuttosto simili al gambero di fiume italiano (Austropotamobius italicus e Austropotamobius pallipes).

Per distinguere i gamberi di fiume europei da quelli americani con certezza bisogna infatti osservare la base delle chele dove le specie americane presentano una piccola spina, a differenza delle specie europee che ne sono prive.

Grazie alla sua notevole capacità di adattarsi a svariati tipi di habitat acquatici diversi.

Addirittura è in grado di resistere e respirare fuori dall’acqua per alcune ore e raggiungere le eventuali coltivazioni poste attorno ai corsi d’acqua, provocando la distruzione di discrete quantità di raccolto.

Scava anche profonde tane (fino a 1,5 m) rischiando di indebolire gli argini di fiumi e torrenti.

Essendo poi originario di zone calde, sopporta elevate temperature, come 40 – 50 °C.

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Redazione

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