Hezbollah, strage cercapersone: ‘assemblati da Israele tramite società fittizia”

Le migliaia di cercapersone esplosi simultaneamente in Libano martedì, che hanno causato migliaia di feriti e mutilati e decine di vittime, tra cui numerosi esponenti del partito sciita filo-iraniano Hezbollah e quattro bambini, sono stati assemblati e manomessi su licenza da Israele, che ha ingannato il produttore taiwanese degli apparecchi, Gold Apollo, avvalendosi di una società di facciata.

Lo rivela il quotidiano ‘New York Times’, che cita ’12 funzionari ed ex funzionari anonimi della difesa e dell’intelligence’.

L’esplosione dei cercapersone, seguita ieri da quelle di migliaia di ricetrasmittenti e altri apparecchi elettronici che hanno causato un’altra ondata di morti e feriti, è l’ultimo atto del pluridecennale conflitto tra Israele e Hezbollah.

Lo Stato ebraico ha fatto inoltre un uso capillare delle intercettazioni delle comunicazioni mobili per rintracciare e assassinare figure di spicco di Hezbollah.

Proprio per questa ragione, il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva deciso da un paio d’anni di limitare il più possibile le comunicazioni digitali, di vietare i cellulari durante gli incontri dell’organizzazione e di regredire all’utilizzo dei cercapersone, che rispetto ai telefoni cellulari offrono alcuni vantaggi come una maggior rapidità nella trasmissione dei messaggi, l’invulnerabilità alle intercettazioni e la minor sensibilita’ alle interferenze geografiche.

DOPO I CERCAPERSONE, LE RADIOTRASMITTENTI

Ieri una nuova ondata di esplosioni ha devastato il Libano e ha riguardato soprattutto walkie-talkie utilizzati dai membri di Hezbollah, il giorno dopo che migliaia di persone erano rimaste ferite, quando i loro cercapersone sono esplosi in un attacco coordinato, la cui responsabilità è stata ampiamente attribuita a Israele dopo mesi di scontri transfrontalieri.

Hezbollah ha reso noto che nell’attacco con i walkie-talkie sono morti 20 suoi membri.

L’azienda giapponese Icom afferma di aver smesso di produrre circa 10 anni fa il modello di walkie-talkie presumibilmente utilizzato nelle esplosioni.

“L’IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. È stata messa fuori produzione circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda”, afferma Icom in una dichiarazione.

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Redazione

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