M5S pec: Conte o il marchese del Grillo?

Continua lo scontro tra Beppe Grillo, fondatore e ‘garante’ del M5S, e il presidente Giuseppe Conte.

Al centro c’è la prossima assemblea Costituente del Movimento che a fine ottobre deciderà, democraticamente, il nuovo volto politico del M5S e chi dovrà guidarlo nei prossimi anni.

Per il direttore della ‘Dire‘, Nico Perrone, a leggere le contestazioni del ‘garante’, così come sono state riportate dalle cronache, ci si trova di fronte ad una sorta di ‘marchese del Grillo’ che non curante degli obblighi previsti dallo Statuto cerca in ogni modo di ostacolare le decisioni che legittimamente la Costituente potrà adottare.

 Il presidente Conte, da parte sua, segue le regole, e più volte ha richiamato Grillo ad un comportamento responsabile e rispettoso nei confronti del M5S.

Il confronto scontro tra i due è destinato a crescere man mano che si avvicinerà l’assemblea Costituente che, salvo colpi di scena, si terrà a fine ottobre a Roma.

Lì, il presidente Conte lo ha ribadito a più riprese, l’assemblea potrà decidere su tutti i cambiamenti che verranno presentati, anche sul simbolo e sull’abolizione del limite dei due mandati che manda fuori di testa Beppe Grillo.

C’è pericolo di una scissione dopo la Costituente del Movimento?

“Sarebbe una contraddizione con la storia del M5s, nato per realizzare la più ampia partecipazione popolare. Proprio ora che stiamo facendo questo esperimento rivoluzionario di democrazia partecipativa? Non vedo questo rischio”, ha affermato il leader del M5S, Giuseppe Conte, in un’intervista a ‘La Stampa’, sottolineando che “non troverete mai una mia dichiarazione o un atto che attesti la mia volontà di far fuori Grillo. Ma nessuno puo’ ostacolare o impedire il processo Costituente”.

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Redazione

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