Muore un parente, in 40 sfasciano l’ospedale e minacciano i medici

Ancora un’aggressione in ospedale, questa volta in quel di Pescara. Hanno invaso i corridoi del reparto gridando e insultando chiunque si trovassero davanti.

A darne notizia è il quotidiano Il Messaggero.

Protagoniste 40 persone, che ieri mattina si sono presentate nella struttura appena appreso della morte di un loro parente.

Hanno trasformato le stanze di del reparto Oncologia in una sorta di campo di battaglia: porte divelte, tavoli ribaltati, suppellettili gettate a terra.

Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha consentito di riportare la calma.

L’intervento della Polizia

Uomini e donne hanno invaso i corridoi dopo essere riusciti a entrare con la forza: la guardia giurata in servizio ha chiamato il numero di emergenza.

In ospedale sono arrivate prima le pattuglie della squadra volante della Questura, successivamente anche Carabinieri.

Le forze dell’ordine hanno cercato di riportare la calma, poi hanno scortato la salma fino all’obitorio.

Offende la dottoressa e blocca ambulatorio al pronto soccorso

Passiamo a Bolzano. Episodio insolito quello accaduto due giorni orsono al Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Maurizio”.

Insolito non tanto nella dinamica – purtroppo, infatti, così come avviene un po’ ovunque, capita sempre più spesso che le strutture ospedaliere diventino teatro di aggressioni, insulti ed offese nei confronti del Personale sanitario – quanto per la persona che si è resa protagonista di tali comportamenti penalmente rilevanti.

Nel pomeriggio di mercoledì scorso, infatti, una apparentemente innocua signora bolzanina 83enne, recatasi in Ospedale per ritirare l’esito di alcune analisi cliniche, ad un certo momento – pretendendo un trattamento più veloce e di favore rispetto alle altre persone in attesa – incolpava il Medico di turno dell’attesa ingiustificata, per poi dare improvvisamente in escandescenze ed iniziare ad urlare a squarciagola, offendendo e minacciando pubblicamente la dottoressa in servizio presso il Pronto Soccorso, accusandola di non essere all’altezza di fare il proprio mestiere, di essere una nullafacente e di fregarsene dei pazienti.

Nemmeno la mediazione di altro Personale sanitario in servizio era in grado di far tornare in sé l’anziana furibonda, la quale, per buoni venti minuti circa, bloccava un ambulatorio del Pronto Soccorso, inveendo ed offendendo in continuazione la dottoressa che la stava visitando.

Grazie all’intervento della Responsabile dell’Ufficio della Polizia di Stato che si trova all’interno dell’Ospedale è stato poi possibile ripristinare la situazione nell’ambito della normalità. 

In considerazione della gravità di quanto accaduto, al termine delle attività di Polizia Giudiziaria l’irascibile 83enne veniva denunciata alla Procura della Repubblica per i reati di interruzione di pubblico servizio ed oltraggio ad Incaricato di Pubblico Servizio.

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Redazione

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