Offre denaro ai Carabinieri per ‘chiudere un occhio’ sulla droga in auto

I carabinieri si sarebbero limitati ad una sanzione amministrativa e una segnalazione alla Prefettura per uso di stupefacenti.

Per il 30enne di origini bangladesi, invece, si sono aperte le porte del carcere.

Durante un controllo in strada, i militari della stazione di Palma Campania hanno trovato nell’auto del 30enne una dose di cocaina e una di hashish.

Una quantità esigua, lontana dall’essere rilevante penalmente.

L’uomo, però, si è rivolto a uno dei carabinieri e ha offerto denaro per fargli chiudere un occhio.

Dopo qualche istante ci ha riprovato, consegnando nelle mani dei militari il suo portafogli.

Ha alzato la posta, offrendo tutto il denaro al suo interno meno una banconota da 10 euro che sarebbe servita per fare benzina.

I militari hanno restituito il portafogli e gli hanno stretto le manette ai polsi.

E, piuttosto che sostenere una bega amministrativa, il 30enne è stato arrestato per istigazione alla corruzione.

E’ ora in carcere, in attesa di giudizio.

Fermato con 5 chili di droga, tenta di corrompere i carabinieri

Un 55enne di Bari, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, è stato arrestato dai carabinieri e sottoposto ai domiciliari perché, durante un controllo, è stato trovato in possesso di 50 panetti di hascisc oltre a un bilancino di precisione e a 495 euro in contanti.

L’uomo ha poi provato a corrompere i militari, offrendo loro un regalo per essere rilasciato.

I fatti sono avvenuti nel quartiere Carrassi nei giorni scorsi.

I carabinieri hanno iniziato a seguire l’uomo dopo averlo notato mentre guidava utilizzando il telefono, e hanno poi scoperto che gli era stata revocata la patente proprio perché sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

Nell’ispezionare la sua auto, i militari hanno quindi trovato la droga (in totale 5 chili) e hanno poi ricevuto in offerta un ‘regalo’ per lasciar andare il 55enne.

L’uomo, arrestato in flagranza per detenzione finalizzata allo spaccio di droga e istigazione alla corruzione, è stato ristretto ai domiciliari con l’utilizzo del braccialetto elettronico.

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