San Gennaro, il sangue si è sciolto
Si è sciolto alle 10.01 nella Cappella del Tesoro sita nel Duomo di Napoli il sangue di San Gennaro.
Dall’altare del duomo di Napoli lo sventolio del fazzoletto bianco ha annunciato ai fedeli che il patrono “ha fatto la grazia”.
Si tratta del secondo miracolo dell’anno, dopo quello del sabato che precede la prima domenica di maggio e in attesa della celebrazione rituale di dicembre.
Appalusi e grande commozione come ogni anno in una cattedrale affollata, da un lungo applauso dei fedeli presenti.
Le ampolle sono state esposte nel Duomo dal vescovo don Mimmo Battaglia ai fedeli.
L’arcivescovo metropolita ha mostrato il liquido ivi contenuto, chiaramente sciolto già quando ha estratto l’ampolla dalla teca-cassaforte alle spalle dell’altare maggiore del Duomo.
I cittadini del capoluogo partenopeo hanno tirato un lungo e collettivo sospiro di sollievo, abituati dal 1389 – più di 600 anni – a prevedere la sorte, che sia “ciorta” (fortuna) o “disgrazia”, dalle sembianze che assume quel liquido santo.
Ad assistere il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha baciato le ampolle e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che si è limitato all’inchino.
Lo scioglimento del sangue è stato salutato dal solito sventolìo di fazzoletto bianco dal capo della Deputazione di San Gennaro.
“Oggi più che mai il mondo ha bisogno di pace, e così con San Gennaro vogliamo domandare il dono della pace, con l’impegno di ognuno di noi”, ha detto il vescovo Battaglia ai fedeli presenti.
Tre volte all’anno il Santo Patrono si pronuncia mentre alle pendici del Vesuvio trattengono il fiato, in attesa che il vescovo fornisca il lieto o nefasto presagio: il 19 settembre, il sabato precedente la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre.
MIRACOLO O PRODIGIO?
I napoletani lo chiamano “o’ miracolo”, ma per la Chiesa è ‘solo’ un prodigio. Due parole che sembrano parlarsi ma per il Vaticano la differenza è netta: i miracoli sono sovrannaturali e appartengono a Dio, i prodigi eventi straordinari con una possibile spiegazione scientifica, quindi in natura.
Eppure la Santa Sede non si è mai opposta al rito, anzi lo sostiene. Insomma San Gennaro non fa cose da niente ma un gradino sotto il Signore.
CHI ERA SAN GENNARO
Il 19 settembre è il giorno in cui si ricorda la sua morte, avvenuta a Pozzuoli per decapitazione tra il 302 e il 305 dopo Cristo.
San Gennaro fu infatti una delle vittime della dura repressione del cristianesimo attuata dall’impero romano.
Nacque intorno al 270, anche se il luogo di nascita non è noto con certezza. E’ stato appurato che fu eletto vescovo di Benevento, si ritiene dunque che fosse nato nella città sannita.
COSA SUCCEDE SE IL MIRACOLO NON SI COMPIE?
La storia, anche recente, è una prova: meglio che San Gennaro compia ‘o miracolo’. Negli ultimi anni, quando il sangue è rimasto in forma solida, alcune grandi tragedie hanno afflitto la città e non solo, perché la disgrazia non sempre è circoscritta al perimetro cittadino.
Facciamo un veloce riepilogo:
Settembre del 1939: niente liquefazione, la Germania invade la Polonia; Settembre 1940: niente liquefazione, con un pò di ritardo, l’Italia è entrata in guerra da circa tre mesi; Settembre 1973: niente liquefazione, scoppia la terribile epidemia di colera a Napoli; Settembre 1980: niente liquefazione, il 23 novembre il terremoto in Irpinia; Settembre 2016: niente liquefazione, a dicembre il terremoto a Ischia; Settembre 2020: niente liquefazione, l’Italia era già in piena emergenza Covid19.