Scuola, chat mamme: le regole del Garante della Privacy

Alcune tireranno un sospiro di sollievo, altre saranno interdette, ma d’ora in poi, le famigerate chat delle mamme dovranno seguire determinate regole.

No alle foto dei minori. Vietato diffondere informazioni sulla salute. E stop anche a tutto quello che può ledere la privacy del minore.

Sono queste le principali disposizioni del Garante della Privacy sulle chat scolastiche delle mamme.

“Se si vuol condividere su internet o sui social serve il consenso dei genitori degli altri minori che appaiono nelle immagini”.

Sono in tanti i genitori che trascurano il fatto che “ciò che viene pubblicato online o condiviso nelle chat rischia di non essere più nel nostro controllo e questo vale maggiormente nel caso di minori”, spiega oggi , al Messaggero, Agostino Ghiglia componente dell’autorità.

I rischi

Le chat delle mamme possono rappresentare un pericolo. Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati personali, invita a una riflessione: “Le foto o i video messe in rete finisce nella disponibilità di decine di persone”.

SCUOLA E PRIVACY

Tra norme vecchie e nuove, tra diritti degli interessati e altre problematiche in materia di protezione di dati personali, il Garante per la privacy ha fornito indicazioni e suggerimenti per orientare le scelte delle scuole.

Ecco alcune delle indicazioni di più largo interesse:

TEMA IN CLASSE – Non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale o familiare.

Nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe – specialmente se riguardano argomenti delicati – è affidata alla sensibilità di ciascun insegnante la capacità di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze didattiche e la tutela dei dati personali.

In generale, nelle varie iniziative didattiche, occorre sempre tenere in considerazione l’interesse primario del minore e le eventuali conseguenze, anche sul piano relazionale, che potrebbero derivare dalla conoscenza di informazioni personali o vicende familiari dell’alunno all’interno della classe.

ESITI DEGLI SCRUTINI – Possono essere resi pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un regime di conoscibilità stabilito dal Ministero dell’istruzione.

Non è, invece, ammessa la pubblicazione online degli esiti degli scrutini. Una volta pubblicati, infatti, i voti rischiano di rimanere in rete per un tempo indefinito e possono essere utilizzati da soggetti estranei alla comunità scolastica.

SMARTPHONE E NUOVE TECNOLOGIE – L’utilizzo di telefoni cellulari e tablet sarà vietato nelle scuole elementari e medie, ha annunciato il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara.

Alle superiori l’uso di smartphone, di apparecchi per la registrazione di audio e immagini è in genere consentito, ma esclusivamente per fini personali, e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte, siano essi studenti, docenti o altro personale.

Le istituzioni scolastiche hanno, comunque, la possibilità di regolare o di inibire l’utilizzo di smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici all’interno delle aule o nelle scuole stesse.

Gli studenti e gli altri componenti della comunità scolastica, in ogni caso, non possono diffondere audio, foto, video (ad es. pubblicandoli su internet) senza avere prima informato adeguatamente e aver ottenuto l’esplicito consenso delle persone coinvolte. Si deve quindi prestare particolare attenzione prima di caricare immagini e video su blog o social network, e di diffonderli attraverso sistemi di messaggistica istantanea.

REGISTRAZIONE DELLE LEZIONI – È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale, compatibilmente con le specifiche disposizioni scolastiche al riguardo.

Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su internet, è necessario prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (docenti, famiglie, studenti, altro personale) e ottenere il loro consenso.

FOTO E VIDEO DURANTE RECITE E GITE SCOLASTICHE – Possono essere fatti e non violano la privacy. Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o di amici.

Tutto cambia se si vuol condividere su internet o sui social media: in questo caso serve il consenso dei genitori degli altri minori che appaiono nelle immagini.

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Redazione

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