Aggredisce agenti con coltello, ucciso da poliziotto

Un cittadino del Mali di 26 anni è morto questa mattina davanti alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova dopo aver aggredito un poliziotto.

Lo precisa una nota congiunta della Procura della Repubblica e della Questura. L’agente ha risposto all’aggressore armato di coltello esplodendo tre colpi di arma da fuoco uno dei quali l’ha raggiunto al petto.

Il giovane straniero, viene spiegato nella nota, durante la notte era stato autore di una serie di danneggiamenti e violenze. In particolare le telecamere cittadine lo avevano ripreso poche ore prima della tragedia mentre, sempre armato di coltello, aggrediva degli agenti della Polizia locale “che sono stati costretti ad allontanarsi e chiedere supporto per sfuggire alla sua furia”.

Tornato nella stazione di Porta Nuova, il 26enne ha ripreso le sue azioni violente “arrivando a scagliarsi anche contro un agente della Polizia ferroviaria che, aggredito da posizione ravvicinata, ha esploso tre colpi in rapida successione, uno dei quali ha colpito al petto lo straniero”. Lo stesso poliziotto ha tentato di rianimare l’uomo “che purtroppo è deceduto pochi minuti dopo”.

Sulla vicenda indaga la Procura della repubblica di Verona con il pubblico ministero Maria Diletta Schiaffino.

Al vaglio degli investigatori tutte le immagini registrate dalle numerose telecamere presenti nella zona.

“L’indagine – conclude la nota della Questura – potrà quindi avvalersi di riscontri oggettivi che saranno fondamentali per una ricostruzione completa ed imparziale di quanto accaduto”.

SUI SOCIAL IL PLAUSO DI SALVINI

“Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere”. È quanto scrive sui suoi canali social il leader della Lega e vice premier, Matteo Salvini, commentando la notizia.

Sul profilo Facebook del ministro i follower di Salvini plaudono al post con migliaia di commenti. Uno di loro commenta: “Medaglia d’oro con encomio”. E un altro rilancia: “2 medaglie d’ oro”. E ancora: “Meglio lui che il poliziotto”. E c’è qualcuno che osserva: “Adesso sarà messo sotto accusa il poliziotto…..e la Boldrini dirà che è colpa degli italiani”.

Dopo vari “Bravo”, “Ottimo” e altri frasi di analogo tenore ed entusiasmo (“Ha fatto solo bene! Chi non rispetta le forze dell’ordine deve essere punito”, “Uno al giorno………di questo letame….”), c’è chi chiosa infilandoci anche una citazione del libro di Vannacci: “Grande… Ora spero diano una medaglia al poliziotto e non una condanna perché dalla nostra magistratura c’è da aspettarsi esattamente ‘Il mondo al contrario‘”.

Mosap: «Poliziotto si è difeso, il 26enne voleva uccidere»

«C’è una differenza sostanziale tra l’azione del collega della Polfer di Verona e il 26enne del Mali morto questa mattina. Il collega si è semplicemente difeso perché rischiava di beccarsi qualche coltellata, il 26enne invece voleva uccidere e avrebbe potuto colpire chiunque, visto che ha devastato le vetrine all’interno della stazione».

Così Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale di Polizia (Mosap).

«Sulla vicenda indaga ora la Magistratura e non ci sorprenderebbe affatto se il collega venisse iscritto nel registro degli indagati per “atto dovuto”. Oramai siamo abituati in quegli attimi concitati a scegliere se finire a processo o al campo Santo. Abbiamo fiducia nella magistratura – dice Conestà – ma ci auguriamo che la nostra Amministrazione supporti il collega e che non parta la solita gogna mediatica. Servono protocolli operativi idonei e non ci stancheremo mai di dirlo. Non possiamo – conclude – pagarci l’avvocato e i periti solo perché abbiamo deciso di tornare vivi dalle nostre famiglie».

Redazione

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