Va ad appuntamento con due prostitute: picchiato e rapinato

Picchiato e rapinato da un uomo, dopo essere andato in un appartamento del centro di Parma per un incontro con due prostitute.

Vittima un 40enne italiano e per l’episodio (accaduto lo scorso 6 settembre), al termine delle indagini della squadra mobile della Questura, arrestato un 27enne ecuadoregno, con ordinanza di custodia in carcere.

Anche le donne sono in corso di identificazione.

Accolto dalle due nella casa, dopo qualche minuto si è visto arrivare un uomo, descritto come di colore, alto circa un metro e novanta, con vistosi tatuaggi.

Quest’ultimo lo avrebbe preso a calci e pugni, sfilandogli un orologio da circa 25mila euro e un catenina d’oro.

Lo avrebbe quindi minacciato dicendogli che sarebbe andato a prendere una pistola, prima di allontanarsi.

La vittima, rimasta sola, ha chiamato le forze dell’ordine.

La polizia, coordinata dalla Procura, ha indagato e grazie alle immagini degli impianti video nei pressi dell’appartamento si è arrivati a identificare l’indagato, raggiunto e arrestato a Milano.

A Cefalù case affittate a prostitute fino al 2025: arresti

I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di due fratelli di 67 e 63 anni e di una donna, una 52enne originaria dell’America Latina, accusati a vario titolo di sfruttamento della prostituzione e tentata violenza sessuale.

Gli indagati avrebbero gestito due immobili a Cefalù e Lascari, come vere e proprie case d’appuntamento, dove far prostituire donne provenienti dal Sud America e, in particolare, di origine colombiana.

IMMOBILI A PROSTITUTE

L’indagine, avviata nel giugno 2023 dai militari della stazione di Lascari, ha permesso di accertare come gli immobili riconducibili ai due fratelli fossero utilizzati per sfruttare l’attività di prostituzione mediante la collaborazione dell’indagata, che di fatto avrebbe gestito le singole ragazze.

I due uomini avrebbero richiesto il pagamento di 350 euro a ognuna delle prostitute che soggiornavano nei singoli immobili su turnazioni settimanali, già programmate fino al 2025. Oltre a questo pagamento, le singole ragazze avrebbero offerto prestazioni sessuali agli indagati a titolo gratuito.

Al rifiuto, una delle donne minacciata di dovere lasciare anzitempo l’abitazione.

SITO PER CLIENTI

Tra aprile e giugno 2024 sarebbero state 23 le donne sfruttate che avrebbero utilizzato siti d’incontri online per procurarsi i clienti, 560 in totale, per 50 euro a prestazione.

Sequestrati i tre immobili e una cifra pari a 28.350 euro ritenuta provento dello sfruttamento della prostituzione.

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Redazione

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