Aversa. Bradisismo Campi Flegrei: convegno del prof. Moretti ad Ingegneria

Il Bradisismo: dalle osservazioni alle interpretazioni di cosa succede sotto i Campi Flegrei” è il titolo del seminario che il prof. Roberto Moretti terrà il 30 ottobre alle 15 nell’Aula C2 del Dipartimento di Ingegneria – in via Roma 29 ad Aversa (CE) – dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli‘.

La caldera dei Campi Flegrei è il campo vulcanico più studiato al mondo per la sua lunga storia di eruzioni vulcaniche e per i suoi episodi di bradisismo, consistenti in fasi di importante sollevamento del suolo alternate a fasi di subsidenza.

Dopo i celebri sollevamenti del 1969-1972 e del 1982-1984 le interpretazioni del meccanismo che determina il bradisismo flegreo si sono sviluppate intorno a due modelli che sono stati giudicati alternativi in maniera quasi manichea:

(a) uno suggerisce che il sollevamento ai Campi Flegrei è causato dal movimento del magma, cioè da una sua risalita dalle profondità (~ 8 km) della crosta e dal suo accumularsi ad una profondità relativamente bassa (~ 4 km);

(b) l’altro modello suggerisce che il sollevamento è guidato dal movimento dei fluidi idrotermali, ovviamente alimentati dal calore magmatico e dai gas che questo rilascerebbe anche se in condizione stazionaria.

Nel caso dell’attuale episodio bradisismico, iniziato nel 2005 e solo in tempi più recenti salito alla ribalta della cronaca, l’interpretazione del meccanismo sorgente e della sua evoluzione – tramite la previsione dei suoi effetti osservati sulle grandezze geochimiche e geofisiche oggetto di monitoraggio – risulta ancora segnata dalle inevitabili incertezze conoscitive della comunità scientifica nel rispondere alla domanda centrale per la definizione della pericolosità vulcanica a breve termine: c’è evidenza di risalita di magma?

In questo seminario 1) si ripercorrerà in maniera sintetica, ma esaustiva, i diversi scenari interpretativi proposti, per lo più ibridi dei due modelli alternativi sopra citati e 2) verranno mostrati come le condizioni termodinamiche del “motore magmatico” sono tali per cui ai Campi Flegrei il magma necessario per una futura eruzione non deve necessariamente risalire dal “profondo” della crosta locale, ma puo’ (ri)formarsi direttamente a “bassa” profondità.

Questo ha importanti implicazioni in termini di segnali attesi per il monitoraggio dell’evoluzione del fenomeno bradisismico.


Curriculum vitae del prof. Roberto Moretti

Roberto Moretti nasce nel Maggio del 1972 a La Spezia e si laurea con Lode in Scienze Geologiche nel Marzo 1996 presso l’Università degli Studi di Genova.

Nel 1999 Roberto Moretti riceve il Premio “Giuseppe Schiavinato” per le Scienze Mineralogiche dell’Accademia Nazionale dei Lincei, conferito alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana C.A. Ciampi in occasione della cerimonia di chiusura dell’anno accademico.

La sua prima esperienza lavorativa si svolge in Egitto e in West Africa (Gabon e Congo francese) come Field Engineer (Wireline Geophysical Logging), ma si dimette dalla Schlumberger Oilfield Services per proseguire la sua attività nel mondo della ricerca scientifica, da sempre sua profonda passione.

Continua, così, il suo percorso di Dottorato e consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze della Terra presso l’Università degli Studi di Pisa (cursus quadriennale su specifica ministeriale) nell’Aprile 2002, ma prima ancora, nel 2000, prende servizio come Ricercatore Geofisico presso l’Osservatorio Vesuviano di Napoli che dal 2001 diviene la Sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Nel 2001, a conclusione dei lavori del Concorso Ordinario Docenti 1999-2001, consegue l’abilitazione all’insegnamento per le scuole secondarie superiori nella classe A060 “Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia”. Successivamenteverrà chiamato per l’assunzione in ruolo, ma rifiuterà per ovvi motivi.

Dal 2005 al 2009 è Componente Esperto accademico del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino Regionale in Destra Sele.

Nel 2010 risulta Vincitore/Idoneo alla valutazione comparativa per il Settore Scientifico Disciplinare GEO/08 – Geochimica e Vulcanologia indetta presso l’Università degli Studi di Perugia.

Nel 2011, chiamato dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, prende servizio come Professore Associato GEO/08 presso la Seconda Università degli Studi di Napoli oggi Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, afferendo al Dipartimento di Ingegneria Civile.

Dal 2013 e dal 2016 è Componente della Giunta del Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente (DICDEA) e del Collegio di Dottorato Ambiente, Design e Innovazione (ADI), facendo parte del Consiglio effettivo di quest’ultimo.

Nel 2012 ottiene la prima Abilitazione Scientifica Nazionale a Professore Ordinario (SC 04/A1) con giudizio unanime dei cinque Commissari ASN.

Nel 2023 riottiene una seconda Abilitazione Scientifica Nazionale a Professore Ordinario per lo stesso SC con giudizio unanime e soddisfacimento di tutti i criteri richiesti.

Roberto Moretti consegue, nel corso della sua carriera, le abilitazioni francesi (qualifications) come Professeur des Universités e come Professeur du Muséum National d’Histoire Naturelle per la section 35 (Structure et évolution de la Planète Terre et des autres Planètes).

Tali abilitazioni sono state ottenute in deroga al possesso della Habilitation à Diriger des Recherches (HDR), titolo di rango superiore al Dottorato, nonché il più alto titolo di studio previsto dall’ordinamento della Repubblica Francese (analogo della soppressa Libera Docenza in Italia).

Dal 2012 al 2015 è Adjunct Professor del Department of Geology della St. Mary’s University (Halifax, Canada), Ricercatore Associato ex-art.38 dell’INGV dal 2011 al 2015 e Visiting Scientist/Professor presso l’Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP) dal 2008.

Dal 2018 al 2023 Roberto Moretti è collocato su sua richiesta in aspettativa dall’Università degli Studi della Campania e viene nominato Physicien, id est Professeur nei ruoli del Conseil National des Astronomes et Physiciens – CNAP presso l’Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP), Grand Etablissement d’Enseignement Supérieur et de Recherche co-fondatore nel 2019 della Université de Paris – poi ridenominata Université Paris Cité – conseguendo nel 2021 il grado di Première Classe.

Dal 2018 al 2022 ricopre anche la funzione di Directeur et Responsable Scientifique (‘scientist in charge’) dell’Observatoire Volcanologique et Sismologique de Guadeloupe/IPGP (Antille Francesi).

In tale veste è stato anche Membro del CdA della Université des Antilles e di Commissioni nominate delle Autorità francesi per la Geotermia e la Protezione Civile, per le sue competenze e il suo ruolo istituzionale di Monitoraggio e Sorveglianza Geofisica dei fenomeni sismici e dei vulcani in condizione di unrest.

A fine 2022 Roberto Moretti decide di ritornare in Italia presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, riprendendo servizio nel ruolo di Professore 2 Associato.

Attualmente è titolare degli insegnamenti di i) Fondamenti di Geologia per l’Ambiente, ii) Geotermia e Georisorse per la Transizione Energetica e iii) Geochimica delle Matrici Ambientali per i corsi di laurea triennale in Ingegneria Civile e Ambientale (L7), Magistrale in Ingegneria Civile (LM23) e dall’a.a. 2024- 25 Magistrale in Ingegneria per l’Energia e l’Ambiente (interclasse LM-30 LM-35).

Nel 2021 è vincitore della Prime d’Encadrement Doctoral et de Recherche (già Prime d’Excellence Scientifique) per attribuzione diretta (valutazione A su tutte le voci) della Commissione Nazionale Francese.

Ha avuto ruoli in Società Scientifiche Nazionali ed Internazionali (Geochemistry, Mineralogy, Petrology & Volcanology Division officer di European Geoscience Union, Consigliere della Società Italiana di Geochimica) ed è stato Componente Scientifico ed organizzatore di eventi scientifici di rilievo internazionale.

Ha, inoltre, partecipato a svariati Progetti di Ricerca ed è stato Responsabile/Coordinatore locale di Unità di ricerca in progetti nazionali ed europei (PRIN 2007, PRIN 2009, LR5 Regione Campania, INGV-DPC, FP7 ‘MED-SUV’), oltre che Principal Investigator (PI) del Progetto di Ricerca competitiva dell’ANR (Agence Nationale pour la Recherche, Francia) di 48 mesi USB-MAC (approvato a luglio 2022 e a oggi “ceduto” ad altro partner causa rientro in Italia).

Nelle Valutazioni della Qualità della Ricerca (VQR) 2005-2010, 2011-2014 e 2015-2019 i suoi prodotti hanno valutazione almeno ‘eccellente’.

Geochimico e Vulcanologo con interessi multipli, focalizzato sui fluidi del sottosuolo e orientato alla geofisica, Roberto Moretti ha ad oggi un H-index di 40 (SCOPUS) con > 4700 citazioni (GoogleScholar: H = 42 e > 5800 citazioni) e > 100 articoli scientifici internazionali.

A questo si accompagna un’intensa attività editoriale, di cui si segnalano, in particolare, i recenti Geophysical Monograph 261 (2021), “Magma Redox Geochemistry”, dell’American Geophysical Union e il volume 16/6 della rivista Elements (2020), “Earth’s Electrodes”.

Ad Ottobre 2023 Roberto Moretti compare nell’Updated Science-Wide Author databases of standardized citation indicators (meglio nota come “List of world most cited Scientists”) di Ioannidis J.P.A., relativamente all’anno 2022 (percentile rank of 2% or above in the sub-field’ ).

Roberto Moretti è tra gli Scienziati censiti nel database di Research.com.

Redazione

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