Aversa. Innocenti: “Consiglio comunale convocato secondo regolamento”
“Resto ‘sorpreso’, fermo restando che nonostante frequenti e gratuiti ‘attacchi’ continuo ad essere sempre aperto al dialogo ed alla collaborazione istituzionale, esercitando il ruolo con imparzialità ed equidistanza”. Sono le parole di Giovanni Innocenti – presidente del consiglio comunale di Aversa – replicando al comunicato diffuso dai consiglieri del centrosinistra che lo accussavano di non rispettare il regolamento comunale.
“Questo consiglio comunale è stato convocato ai sensi dell’art 5 comma c , in questo caso il nostro regolamento per il funzionamento del consiglio comunale recita all art 8 comma 3 ‘quando la convocazione del consiglio è richiesta dal sindaco o da un quinto dei consiglieri, il Presidente iscrive al primo punto all’ordine del giorno, l’esame delle questioni proposte'”.
“Vi sono naturalmente altre ipotesi che danno origine alla convocazione, ed il riferimento alle mozioni da loro invocato è di tutta evidenza per le altre ipotesi previste da regolamento. Tuttavia non posso esimermi da una puntualizzazione, devo registrare da parte di alcuni componenti un atteggiamento non condivisibile, invocano un dialogo costruttivo e invece nel loro comunicato non fanno menzione del perché il sottoscritto ha convocato come da regolamento il consiglio comunale, ossia dietro richiesta di 7 consiglieri comunali (ne sarebbero bastati 5) tra i quali figurano anche loro tra i firmatari, ed ha convocato e celebrato nei 20 giorni così come previsto ed ancora ha fissato come da regolamento l’ordine del giorno che loro stesso hanno richiesto come primo punto”.
“Per il futuro, con il rapporto soprattutto di collaborazione e sinergia istituzionale che si è instaurato con alcuni in caso di eventuali errori dai quali nessuno è immune, auspico un momento di confronto e non di dialogo attraverso comunicati stampa, che sembrano poco appassionare i cittadini di Aversa alle prese con problematiche ben più importanti della città che li riguardano direttamente”.