Casal di Principe. 65 chili di botti illegali in un box
Siamo a 400 metri dal parco Arcobaleno, a due passi dal museo “Casa Don Diana” a Casal di Principe (CE).
Una zona residenziale con villette e appartamenti ma – guardando le immagini satellitari – in pochi minuti il paesaggio poteva ritornare molto simile a quelle vicine distese di terra. 65 chili di esplosivo.
Una cifra esorbitante di fuoco pirotecnico illegale che i carabinieri di Qualiano hanno trovato in un garage di una villetta a Casal di Principe, a via Pisa, in provincia di Caserta.
É fine ottobre ma l’approvvigionamento per la vendita al dettaglio di botti e petardi è già iniziato. Il live motive pare non voglia proprio cambiare: il botto deve far rumore e avere una potenza distruttiva devastante.
I carabinieri di Qualiano hanno raccolto diversi indizi con la voce in città che già circolava e hanno deciso di far visita a un 18enne incensurato casertano.
Nel box il rinvenimento che ha sorpreso gli stessi militari.
Tutti ordigni non convenzionali – dalle “tradizionali” cipolle fino ai piccoli candelotti – per un totale di 1.213 pezzi.
Necessario l’intervento del Nucleo artificieri dei Carabinieri di Napoli che hanno messo in sicurezza l’area prima di poter sequestrare l’esplosivo.
Ore di lavoro per poter agire in sicurezza tra le abitazioni di ignari cittadini e bambini che hanno rischiato inconsapevolmente la vita.
Un peso complessivo di materiale esplodente che avrebbe potuto causare una strage.
Ricorderete il video diffuso lo scorso dicembre che con le immagini racconta il brillamento di un ordigno da parte degli artificieri in una cava.
Bene in quel caso si stava parlando di un chilo di polvere esplosiva.
Questa la specifica del sequestro:
1 ordigno non convenzionale, senza nomenclatura; 17 ordigni non convenzionali, denominati “cipolle con track”; 82 ordigni non convenzionali, denominati “cipolle con miccia”; 23 ordigni non convenzionali, denominati “lupo 26”; 1.050 ordigni non convenzionali, denominati “rambo 33k”; 12 ordigni non convenzionali, denominati “diabolik”; 2 ordigni non convenzionali, denominati “supercobra10”; 26 ordigni non convenzionali, denominati “minitkunder”.
Tornado alla cronaca l’insospettabile è stato arrestato e dovrà risplendere di detenzione illegale di materiale esplodente.