Caserta. Aggressioni a personale ospedaliero

“Apprendiamo con seria indignazione l’indifferenza della Direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, rispetto alle brutali e numerose violenze subite dai professionisti sanitari che lavorano all’interno dell’ospedale”.

A dichiararlo Alessio Minadeo, segretario regionale del sindacato Confintesa Sanità.

“Siamo venuti a conoscenza di una grave aggressione, sia verbale che fisica, subita da un’infermiera all’interno del suo reparto durante l’orario di lavoro, commessa da un suo collega di turno alla presenza di pazienti e di alcuni colleghi”.

“L’infermiera, pur avendo prontamente denunciato l’accaduto sia al Direttore che alla Coordinatrice del reparto, si è ritrovata a subire ulteriori minacce da parte dell’aggressore e l’indifferenza dei suoi superiori che, consapevoli della gravità di quanto accaduto, non hanno provveduto ad attivare il necessario procedimento disciplinare, come prevede il regolamento, né ad allontanare il colpevole in via cautelativa, tantomeno a richiedere il supporto psicologico per la vittima”.

“Abbiamo prontamente denunciato alla Direzione Generale l’accaduto e la palese irresponsabilità del Direttore del reparto, il quale, cosciente della rilevanza disciplinare e penale dei fatti, ha continuato a tacere, violando sia il codice di deontologia medica che quello comportamentale, disattendendo il regolamento aziendale”.

“Il Direttore del reparto ha indubbiamente leso la dignità personale dell’infermiera vittima di violenza, favorendo un dilagante malessere organizzativo con evidenti ripercussioni sui rapporti interpersonali dei suoi collaboratori; non ha intrapreso le necessarie azioni per denunciare l’illecito e ottenere la sanzione dagli organi competenti, non ha adottato alcuna forma di tutela nei confronti della vittima. Stando ai fatti, si configurano una serie di reati perseguibili penalmente tra cui lesioni personali (Art.583 quater) e favoreggiamento (Art.378)”.

“Ci chiediamo come sia possibile, che la Direzione Strategica dell’ospedale di Caserta possa consentire tutto questo e restare indifferente di fronte a situazioni tanto gravi. Nell’epoca storica in cui si promulga l’ennesima Legge volta a contrastare gli atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari, risulta inaccettabile l’assenza di provvedimenti da parte della Direzione Aziendale, nei confronti sia dell’aggressore che del Direttore della struttura, in questo caso compiacente e colpevole di un silenzio aberrante”.

“Come organizzazione sindacale siamo consapevoli – continua Gennaro Pascale, segretario provinciale – che anche a Caserta, ogni giorno almeno un professionista sanitario sia costretto a fare i conti con un’aggressione. Aggressione operata non soltanto da pazienti e familiari ma soprattutto da colleghi, dirigenti o coordinatori irrispettosi. Una Direzione Sanitaria Aziendale che non si prende cura in toto della salute e della sicurezza dei suoi lavoratori è da considerarsi colpevole sia dinanzi alla Legge che dinanzi ai suoi professionisti”.

“Ancora oggi ci troviamo ad evidenziare fenomeni di violenza ai danni del personale sanitario che non trovano alcuna soluzione accettabile o condivisibile, l’assenza di decisioni aziendali che prevedano l’immediata presa in carico della vittima da parte dell’unico medico psicologo presente all’Ospedale di Caserta”.

“I dati relativi alle aggressioni subite e denunciate dal personale sanitario dell’ospedale, infatti, confermano quanto affermiamo: nella quasi totalità dei casi le vittime non sono state inviate né accolte dal centro di ascolto psicologico dell’Azienda Ospedaliera. L’indifferenza a cui assistiamo non determinerà altro che professionisti frustrati, delusi e sfiduciati, che dovranno affrontare anche le sofferenze provocate dal trauma psico-fisico e dalle ripercussioni che esso determinerà sul benessere personale e lavorativo, senza considerare il danno economico per l’Azienda”.

“Confintesa Sanità, in caso di mancato riscontro da parte della Direzione Generale dell’ospedale, avvierà tutte le azioni legali necessarie per mettere fine alle raccapriccianti situazioni che si verificano nei reparti dell’ospedale di Caserta – conclude Minadeo – richiamando ciascuno alle specifiche responsabilità, nell’esclusivo interesse dei lavoratori della Sanità casertana e per consegnare i colpevoli alla Giustizia”.

Redazione

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