L’edizione del TG Dire Esteri
Ecco i titoli:
G7 SVILUPPO. URPILAINEN (UE): BENE ITALIA, FOCUS GIOVANI AFRICA
“Se vogliamo davvero vogliamo realizzare un cambiamento nei Paesi partner e in particolare in Africa dobbiamo investire di più nell’istruzione, anche considerando che la grande maggioranza della popolazione africana è costituita da teeneger e giovani”. A parlare è Jutta Urpilainen, commissaria europea per i Partenariati internazionali.
La sua è stata una delle voci della ministeriale del G7 che si è tenuta a Pescara nei giorni scorsi.
L’impegno, coordinato per la presidenza italiana del forum dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, è per uno sviluppo equo a livello mondiale. Secondo Urpilainen, l’organizzazione di una ministeriale dedicata al tema è di per sé un fatto importante.
GEORGIA. IL PREMIER: MACCHÉ BROGLI, VOGLIAMO L’UE
L’integrazione nell’Unione europea resta la “priorità” per Tbilisi: lo ha detto il primo ministro Irakli Kobakhidze, esponente di Sogno georgiano, dopo l’affermazione del partito come forza di maggioranza alle elezioni di sabato.
Un voto però contestato dalle principali forze di opposizione e dallo stesso presidente della Repubblica, Salome Zourabichvili.
Stando ai risultati ufficiali, Sogno georgiano ha conquistato il 54 per cento dei consensi. Exit poll rilanciati da emittenti di opposizione avrebbero invece indicato un esito differente con in vantaggio un’alleanza anti-governativa formata da quattro partiti.
R. CONGO. IL DEBITO PESA TROPPO, PUÒ VIAGGIARE SOLO IL PRESIDENTE
Niente più missioni all’estero per ministri, dirigenti e funzionari della Repubblica del Congo, con una sola eccezione: quelle del presidente, le uniche che potrebbero essere ancora autorizzate. La notizia arriva da Brazzaville, dove l’ex colonnello marxista Sassou Denis Nguesso è al potere dal 1979.
Nel tempo il peso del debito è divenuto schiacciante e per coprire viaggi in aereo e hotel a cinque stelle non bastano più né le rendite petrolifere né le promesse di prestiti del Fondo monetario internazionale né gli accordi con la Cina sulla ristrutturazione del debito estero, che per un terzo resta nelle mani di Pechino. Il divieto alle trasferte resterà in vigore (almeno) fino a fine anno.
MIGRANTI. MONSIGNOR NAPPA: I NUMERI PARLANO CHIARO, CI SERVONO
“I numeri parlano chiaro, siamo il secondo Paese per denatalità. Facciamo in modo che queste persone possano accedere, in modo regolamentato, perché ne abbiamo bisogno”.
L’incontro con monsignor Emilio Nappa, presidente delle Pontificie opere missionarie (Pom), è a Pescara, a margine dei lavori della ministeriale G7 dedicata allo “sviluppo”.
Lo spunto è uno studio di Confindustria, che ha fissato in 120mila nuovi lavoratori stranieri l’anno il fabbisogno dell’Italia perché siano almeno mantenuti i livelli attuali della produzione industriale.
(Vig/Com/Dire)