Giovanissimi rubano cassa distributore automatico
Giovani ruvano cassa distributore H24. E’ accaduto stanotte al distributore di bibite e snack H24 di viale Kennedy, a Santa Maria Capua Vetere, nel casertano.
I due, forse minorenni, hanno rubato la gettoneria con l’incasso di quel momento.
Stando al rapido controllo fatto dall’imprenditore – che ha subito un danno di migliaia di euro – i ragazzini portato via e racimolato solamente circa 50-60 euro.
Le telecamere di videosorveglianza – interne ed esterne all’attivitù – hanno ripreso l’intera scena: i filmati sono già stati consegnati ai Carabinieri allegando regolare denuncia di furto e scasso.
La rabbia del proprietario ed imprenditore casertano Martino Merola che ha espresso sgomento e rabbia per l’accaduto: “Eccoci qua, purtroppo a condividere una triste realtà che colpisce non solo i nostri ragazzi, ma anche chi cerca di portare avanti un’attività onesta. Oggi ho subito l’ennesimo furto ai miei distributori automatici”.
“È ormai un problema che sembra non avere fine, un ciclo che si ripete, in cui i giovani si lasciano andare a gesti sconsiderati, senza paura né pudore. Non è la prima volta. Questi ragazzi hanno distrutto una proprietà privata per pochi spiccioli”.
Per Merola, che chiede alle autorità di prendere provvedimenti severi, “questo incidente solleva preoccupazioni serie sulla sicurezza nelle aree pubbliche e sulla crescente audacia dei giovani delinquenti”.
“Quello che lascia davvero perplessi è vedere come queste azioni vengano compiute alla luce del sole, senza il minimo timore delle telecamere o delle conseguenze. Un tempo, chi commetteva un crimine, per quanto sbagliato, provava almeno un senso di vergogna; oggi, invece, c’è quasi una sfida a esibire i propri gesti, come se il rispetto fosse un concetto superato”.
“Non è solo questione di soldi, è una questione di valori, di rispetto verso il lavoro altrui e verso sé stessi. Come società, dobbiamo chiederci cosa stiamo trasmettendo alle nuove generazioni. È il momento di fermarsi a riflettere e di trovare soluzioni per riportare i nostri ragazzi su un percorso di consapevolezza e responsabilità. Perché così, davvero, non si può andare avanti”.