Napoli. Serata da incubo per tre fratelli: rapinati e malmenati

Un normale sabato sera a Napoli si è trasformato in un incubo per tre ragazzi, fratelli, di origini bielorusse adottati da piccoli da una famiglia di Sant’Arpino, nell’agro aversano.

I tre giovani dopo aver trascorso la serata nel capoluogo campano si stavano dirigendo verso la Stazione Centrale per prendere un taxi che li avrebbe accompagnati a casa a Sant’Arpino.

All’altezza di Piazza Nicola Amore i ragazzi sono stati fermati e circondati da una decina di individui, di origine extra-comunitaria a quanto dichiarato dalle vittime, che hanno sin da subito mostrato i loro intenti, quelli di rapinarli, ed hanno cominciato a scuoterli e a svuotargli le tasche per portare via cellulari e portafogli.

Uno dei ragazzi è stato bloccato e buttato a terra, un altro è stato messo al muro mentre il terzo fratello è stato malmenato e colpito con schiaffi e pugni al volto.

I tre fratelli hanno sporto denuncia.

“I miei tre figli sono stati aggrediti e derubati da una decina di ragazzi, forse nord-africani – spiega il padre delle vittime rivoltosi al deputato di alleanza Verdi-sinistra Francesco Emilio Borrelli -. Sono rientrati sotto shock e pieni di lividi. Sono stati per noi giorni durissimi e ringrazio il Signore di averli a casa con noi”.

“La cosa che ha fatto più male ai miei figli è stata la totale indifferenza di chi passava di lì anche dopo l’accaduto. I miei figli sono di origine bielorussa, li abbiamo adottati e accolti con tanto amore, sono innamoratissimi di Napoli e sanno bene che sono cose che accadono un pò dovunque. Non vorrei che avessero subito questa aggressione perché scambiati per turisti”.

“Turisti e cittadini sono in balia di criminali e delinquenti. C’è poco da dire. Si, è vero che ormai si tratta di episodi che accadono in ogni città, soprattutto nelle metropoli”, queste le parole di Borrelli.

“Ma il fatto che si parli di un mal comune non ci rasserena, ma anzi, ci allarma ulteriormente, vuol dire che c’è un problema generale sulla sicurezza e che le strade diventano sempre più pericolose ma Il Governo sembra non vederlo”.

“Aumentare il numero di agenti e pattuglie in strada, aprire nuovi presidi di legalità e caserme, invece che chiuderli, inasprire le pene è l‘unica soluzione possibile per fermare l’escalation di violenza e criminalità”.

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Redazione

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