Scuola, contratti da GPS trasformati in supplenze brevi: è caos

Stanno giungendo al sindacato Anief sempre più segnalazioni circa Dirigenti Scolastici che in modo arbitrario costringono docenti supplenti individuati dall’ATP di Napoli, quindi al 30 giugno, a firmare contratti di supplenza breve fino al termine delle lezioni.

Alla luce del primo bollettino GPS della provincia di Napoli, alcuni Dirigenti Scolastici stanno stipulando contratti con i docenti individuati fino al termine delle lezioni è cioè 7 giugno in luogo del termine delle attività didattiche, come indicato sul bollettino, e cioè il 30 giugno.

ANIEF Campania si è mobilitata per fare chiarezza sul punto scrivendo al Direttore Generale di fare chiarezza e di mandare una nota esplicativa a tutte le istituzioni scolastiche.

Docenti destinatari di contratti a tempo determinato di cui all’art. 2 dell’O.M. 88 del 16/05/2024 si vedono propinare da alcuni D.S. della provincia di Napoli che malissimo interpretano il testo dell’Ordinanza Ministeriale confondono l’ultimo giorno stabilito per le attività didattiche, il 30 giugno, con l’ultimo giorno di lezione senza porsi domande nel considerare tutti gli adempimenti come scrutini, aggiornamento, programmazione, collegi ecc. previsti dopo il termine delle lezioni e fino al termine delle attività didattiche.

“In base all’art. 74 c.2 del Testo Unico della scuola – sottolinea Alessandra Boccanfuso, presidente provinciale Anief Napoli – le attività didattiche, comprensive anche degli scrutini e degli esami, e quelle di aggiornamento, si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre ed il 30 giugno con eventuale conclusione nel mese di luglio degli esami di maturità. Pertanto, è inconcepibile quello che sta succedendo”.

“La cosa più grave – fa notare Stefano Cavallini Presidente regionale Anief Campania – è che, stipulando contratti fino al termine delle lezioni, si stipulano di fatto contratti brevi e saltuari, con una enorme compressione dei diritti, dalla retribuzione della malattia al periodo di comporto fino ad arrivare alla soppressione dei tre giorni di permesso retribuito ottenuti col CCNL 19-21. A pensar male il prossimo passo potrebbe essere proprio il risparmio di spesa su questi diritti ormai consolidati.”

È stato richiesto un intervento chiarificatore al Direttore Generale dell’USR Campania per porre fine a questa situazione paradossale che danneggia docenti di per se penalizzati perché precari.

Anief Napoli inviata a informarci, scrivendo a [email protected], sulle scuole dove tale procedura è attiva in modo da permetterci di intervenire.

“Come sindacato non possiamo in nessun modo restare inerti davanti a ciò che sta succedendo – conclude Stefano Cavallini – dopo che ci stiamo battendo affinché nel CCNL ci sia equiparazione tra personale precario e di ruolo e dopo che l’Europa ha bacchettato lo stato italiano per abuso di precariato, dopo che stiamo cercando di ripristinare diritti calpestati nelle aule di tribunale con ricorsi vincenti, non possiamo tollerare ulteriori compressioni di diritti”

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Redazione

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