Suora tenta di portare un cellulare in carcere

La polizia penitenziaria ha fermato una suora mentre tentava di introdurre illegalmente un telefono cellullare nel carcere di Genova Marassi durante un incontro autorizzato con i detenuti.

Lo comunica il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria in una nota.

“La religiosa è autorizzata ad incontrare i detenuti come previsto ed è stata colta in flagranza”, spiega il segretario regionale della Uilpa Fabio Pagani.

“Ci complimentiamo per la brillante operazione per la professionalità della polizia penitenziaria ma urgono interventi preventivi atti a impedire in origine l’introduzione di oggetti non consentiti e i traffici illeciti che in carcere fruttano il triplo che nel mondo libero. Di certo da una suora non ce l’aspettavamo proprio”.

Sacerdote di Pergine truffato da finta suora

Devono rispondere di truffa aggravata tre persone denunciate dai carabinieri di Borgo Valsugana perché accusati di avere truffato il vice parroco di una chiesa di Pergine facendosi versare dei soldi su di una carta prepagata.

Nella truffa ha avuto un ruolo da protagonista una finta suora, denunciata assieme a due complici.

“Suor Anna” ha chiesto al telefono del denaro per provvedere al mantenimento di un ragazzo alloggiato presso di lei, a cui era da poco morto il padre e che aveva bisogno di almeno 300 euro per le prime necessità.

Il sacerdote ha quindi versato la somma sulla carta poste-pay indicata dalla donna.

Questa, nella stessa giornata, ha chiesto altro denaro, necessario per svincolare una polizza a favore del ragazzo.

La finta suora ha promesso la restituzione del dovuto, accompagnata da una donazione che il giovane avrebbe fatto alla chiesa di Pergine una una volta riscossa la polizza.

Questa volta però il sacerdote si è insospettito e, senza versare nulla, si è recato dai carabinieri.

Redazione

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