Superstizione legata ai numeri: credenze antiche come il mondo

Italiani, un popolo di poeti, santi, navigatori e…superstiziosi. Anche se non lo si vuole ammettere, in tanti sono in qualche modo legati a gesti, numeri e abitudini che hanno qualcosa che lega alla fortuna.

“Questo è il mio numero fortunato”, oppure “non faccio questo sennò non si avvera questa cosa”.

Quante volte l’abbiamo sentito? E quante volte un certo numero, ad esempio, ci ha attirato rispetto a un altro? Sono riti e suggestioni che ci danno una certa sicurezza, in una zona di conforto che fa parte del quotidiano. E spesso quest’ambito ha a che fare con il gioco.

Ecco allora che i numeri sono una parte importante di questa tematica. Pensiamo alle varie tipologie di gioco esistenti, che hanno i numeri come protagonisti, come può essere il bingo o il lotto, o anche il mondo del digitale nei giochi di carte, le lotterie, la roulette online o le slot machine presenti sulle piattaforme di gioco digitale.

A chi piace giocare si affida spesso a un numero fortunato, che sceglie e magari, se si ha appunto fortuna, esce dando una bella vincita.

Ma il legame dell’uomo con i numeri è antico e passa attraverso la storia, derivando dalle tradizioni della cabala ebraica, poi portata su un piano terreno fino allo sviluppo del gioco del lotto a metà del ‘700, e fino ai giorni nostri.

I numeri fortunati

La numerologia, il legame dei numeri con eventi ultraterreni e leggendari è cosa antichissima. Si pensi alla sacralità, ad esempio del numero 9.

Già nel cristianesimo questo numero è legato alla Trinità, essendo il quadrato di 3. Ed è dunque la Trinità che arriva all’ora terza della Passione di Cristo, rendendo il significato ancora più profondo.

O ancora il numero 1, l’inizio di tutto, l’essenza stessa del tutto e dell’unità, con l’origine del mondo. Per molti è l’eternità da cui trae origine tutto e tutto unisce. Un significato universale e venerato da diversi Credi in tutto il mondo.

Altro numero “speciale” è il 10, considerato da diverse culture il numero perfetto, per molti anche divino, rispecchiando in esso la perfezione delle energie superiori che hanno creato l’universo.

Così come l’8, simbolo di infinito e totale. E poi c’è l’11, un numero che si può definire misterioso, ma in numerologia è “maestro”, che grazie ad esso si può ricevere intuizione e illuminazione.

I numeri sfortunati

Ci sono però, al contrario, anche dei numeri sfortunati. Il più celebre è il 13. Tanto nel gioco quanto nella tradizione popolare. Avete mai sentito dire che non ci si siede mai in 13 a tavola?

Questo perché durante l’Ultima cena di tradizione cristiana, i commensali erano appunto tredici: Gesù più i dodici apostoli ma con il Cristo che il giorno dopo avrebbe sacrificato la propria vita attraverso la sua Passione.

Un numero negativo tanto che negli Stati Uniti in molti edifici non è segnato il tredicesimo piano.

Negativo è anche il numero 7. Sette come i vizi e le virtù, sette come i sette peccati capitali, oggi ancora oggetto di discussione e di rilevanza nella vita quotidiana.

E poi, in Italia, il numero 17 che ha un’origine molto curiosa. In caratteri latini, infatti, 17 si scrive XVII che è l’anagramma di VIXI, ovvero ‘ho vissuto’, cioè sono morto. Ecco perché già dall’antica Roma si preferiva evitare avere a che fare con questo numero.

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Redazione

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