Trentola Ducenta. Istituto Cottolengo, associazioni: ‘stop a fini personali e politici’

Istituto Cottolengo (Istituto di Divina Provvidenza) oppure Istituto ‘Provvidenziale’ per pochi?”. Se lo chiedono, in un manifesto affisso a Trentola Ducenta, le associazioni cittadine ‘Città in Comune‘ e ‘Insieme per la città‘.

“Ricordiamo che “l’Istituto si occupa dell’assistenza alle persone con disabilità  fisiche e mentali, agli anziani, agli ammalati in genere, ai minori orfani e  comunque senza famiglia, ai tossicodipendenti, ai poveri senza fissa dimora e  agli extracomunitari”. Queste le nobili finalità dello stesso!”.

“Nella nostra sede di Trentola Ducenta è mai possibile che tali fini debbano  essere raggiunti con una gestione privatistica di alcune famiglie? Ribadiamo che la presente iniziativa viene intrapresa esclusivamente  nell’interesse del glorioso Istituto Cottolengo per eliminare soprusi da parte di  qualcuno, per la difesa dei deboli e dei diversamente abili oltre che per il  recupero di qualche proprietà, diciamo, ‘perduta’”.

“Sarebbe necessario ed opportuno un intervento degli amministratori della sede centrale di Torino per scongiurare dubbi su eventuali condizionamenti di privati nella gestione della gloriosa Casa della Divina Provvidenza”.

“Va ricordato che, purtroppo, già nel 2018, per le interferenze di alcune famiglie  di privati nella gestione, l’Istituto Cottolengo fu sottoposto alla lente di  ingrandimento di alcune testate giornalistiche locali e nazionali”.

“Dall’esito delle verifiche da parte degli organi centrali, fu vietato ai componenti  di tali famiglie persino il passaggio pedonale all’interno dell’Istituto. Stranamente, dopo un periodo di buio è ricominciata la ‘gestione familiare e  privatistica’ dell’Istituto”.

“Alla luce di ciò ci auguriamo che la Casa della Divina Provvidenza possa  ritornare alla sua funzione originale ed ai fasti di un tempo e che venga eliminata  una gestione “abusiva” e privatistica che decide assunzioni, progetti, incarichi,  affidamenti di manutenzione e giardinaggio”.

“Possiamo parlare di voto di scambio? Sarà notiziata l’Autorità Giudiziaria. Evitiamo di fare nomi!”.

“Alla luce di quanto detto, si chiede, con spirito costruttivo e nella esclusiva salvaguardia dell’immagine dell’Istituto Cottolengo, un incontro con gli organi di  controllo della sede centrale di Torino”.

Redazione

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